Page 24 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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nerabile che assumono, a volte, un atteggiamento pro-
Nel 1856, a dodici anni, soffre per la prima volta di
tettivo. Così un giorno che un ragazzino stava per sbot- in seguito gli permetterà di diventare un “numero uno”.
tare in una parolaccia si fermò di colpo: «No, no, queste fortissimi dolori alla testa ed è costretto a lasciare la
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cose non si possono dire davanti a Nietzsche!» . scuola per un intero semestre.
A scuola non socializza. Si fa un paio di amici, Scrive un’infinità di poesie, e anche drammi, tragedie,
Wilhelm Pinder e Gustav Krug, ma sono bravi ragazzi piccoli saggi e, a quattordici anni, dei precoci Ricordi
come lui, dalla vita riparata, figli di due consiglieri della della mia vita. Sono tutte cose non solo prive di qualsiasi
locale Corte d’Appello. I tre si trovano così a poco agio valore letterario, anzi piuttosto penose, ma mancano
nella scuola pubblica, dove, come sempre, c’è anche anche di quella spontaneità e di quella freschezza che ci
parecchia teppa, che vengono tolti e iscritti a un istituto si attenderebbe da un ragazzino della sua età. Lo stesso
privato in cui, insieme ai primi rudimenti di latino e Nietzsche, a ventidue anni, bollerà queste sue composi-
greco in preparazione del ginnasio, si insegna molta re- zioni poetiche come «orripilanti e tremendamente noio-
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ligione. se» e nei suoi diari scriverà: «Ero solito datare l’inizio
Fritz comincia ad appassionarsi alla musica e riesce a dell’autocoscienza di un giovane dal momento in cui
farsi regalare un vecchio pianoforte usato. Le prime le- aveva gettato nel fuoco le sue poesie, cosa che feci io
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zioni le prende da un organista in pensione «senza stesso a Lipsia» . Ma l’ambizione poetica, come quella
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meriti particolari» . Scrive le sue prime poesie, sgram- musicale, non lo abbandonerà mai del tutto. Si sfogherà
maticate e piene di errori. in Così parlò Zarathustra e nei Ditirambi di Dionisio con
La madre intuendo, da brava campagnola, che il bam- risultati, da questo punto di vista, modesti, perché non
bino, sano e robusto, è un po’ troppo posato per la sua aveva un vero talento d’artista, gli mancava l’istinto, era
età gli fa fare un po’ di sport: nuoto, pattinaggio, slitta. troppo logico, razionale, cerebrale.
Ma sono tutte discipline individuali, come individuali e Dai dieci ai quattordici anni compone anche della
solitarie saranno in seguito le rare attività fisiche di musica, più o meno dello stesso livello delle sue poesie,
Nietzsche: in gioventù praticò, ma per un brevissimo pezzi a quattro mani per pianoforte, lieder, ambiziosi
periodo, equitazione, scherma, tiro con la pistola, nella tentativi di ouverture (Orkadal, Silente passa un angelo).
maturità amava soprattutto le lunghissime passeggiate Predilige Schumann ma soprattutto la musica sacra. È
nei boschi, quasi sempre da solo, e faceva un po’ di infatti un ragazzino molto pio, un vero baciapile, mette
nuoto. «sopra ogni altra cosa la Religione, baluardo di ogni
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Nel 1853 il direttore dell’orfanotrofio di Halle si dice sapere» e nel suo diario, a quattordici anni, scrive:
disposto ad accogliere il piccolo Nietzsche nel suo isti- «Ho vissuto ormai tante esperienze, liete e tristi, che mi
tuto. I nonni sono favorevoli, ma Franziska, pur allettata hanno rasserenato e afflitto, ma in ogni cosa Iddio mi ha
dai vantaggi economici, pensa che per il figlio, che ha guidato sicuro, come un padre il suo debole fanciullino.
nove anni, lo choc del distacco dalla famiglia sarebbe Parecchi dolori Egli mi ha già inflitto, ma in ogni cosa
troppo forte e rifiuta l’offerta. Lo iscrive invece al gin- riconosco con venerazione la Sua maestà, che sovrana-
nasio del Duomo di Naumburg dove rimarrà fino al mente manda ogni cosa a effetto. Ho preso nel mio
1858. È studioso, ma non eccelle in modo particolare. intimo la salda decisione di dedicarmi sempre al Suo
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Ha difficoltà iniziali con il greco, proprio la materia che servizio» .
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