Page 23 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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Il piccolo Fritz cresce serio, taciturno, introverso, ten-
al naturale. La figura maestosa, le armi terribili e la
misteriosa penombra mi incutevano terrore ogni volta denzialmente solitario e con un rigorosissimo senso del
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che la guardavo» . dovere che non lo abbandonerà per tutta la vita. Rac-
Morti il padre e il fratello, Nietzsche cresce in un conta la sorella Elisabeth: «La scuola civica maschile si
ambiente di sole donne: la madre, la sorella Elisabeth, trovava allora sul Topfmark, quindi non molto lontano
nata due anni dopo di lui, la nonna Erdmuthe, le zie da casa nostra. Un giorno, proprio al termine delle lezio-
Auguste e Rosalie, due zitelle malaticcie e nevrotiche, la ni, scoppiò un violento temporale; noi cercavamo con lo
vecchia governante Minnie. È coccolato, vezzeggiato, sguardo il nostro Fritz lungo la Priestergasse. Tutti i
protetto, è l’unico maschio, è “l’idolo di casa”. ragazzi scappavano a gambe levate... alla fine compare
Nel 1850 tutta la famiglia si trasferisce nella vicina anche il nostro piccolo Fritz che cammina tranquillo, col
Naumburg, una cittadina di 13 mila abitanti dove la berretto coperto dalla lavagna, su cui aveva disteso un
nonna Erdmuthe poteva contare su parenti e conoscen- fazzolettino. La mamma gli fece dei segni e gli gridò da
ti. I Nietzsche infatti se la passano male dal punto di lontano: “Su, corri!”. La pioggia che scrosciava ci impe-
vista economico. La giovane Franziska dispone solo dì di sentire la sua risposta. Quando arrivò bagnato fra-
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della modesta pensione vedovile di 46 talleri l’anno . dicio, la mamma lo rimproverò, ma lui rispose serio:
Un piccolo aiuto venne, all’inizio, dalla corte di Alten- “Ma mamma, nelle regole scolastiche c’è scritto che i
burg, dove il padre di Nietzsche era stato precettore. ragazzi lasciando la scuola non debbono correre né sal-
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Franziska fu quindi costretta a prendere in affitto alcune tare, ma andare a casa composti e tranquilli”» .
camere interne della casa di uno spedizioniere delle fer- Quando va qualche giorno in vacanza a Pobles dal
rovie e ai bambini venne assegnata la più buia, cosa che nonno paterno, che è un uomo allegro e sanguigno, più
non fece sicuramente bene ai loro occhi, già deboli per- agricoltore che prete, preferisce passare i pomeriggi
ché entrambi avevano ereditato dal padre la forte mio- nello studio del pastore a scartabellare libri polverosi e
pia. In casa i due debbono parlare piano e non fare vecchi quaderni. Con gli altri bambini assume un tono
chiasso per non disturbare la vecchissima nonna e le pedagogico, saccente, anche se mai arrogante, gli piace
ipersensibili zie. Tutte le donne della famiglia vestono di fare predicozzi e sermoni e ha già quell’atteggiamento
nero, a lutto. Benché la madre di Friedrich ed Elisabeth vagamente solenne, tanto più ridicolo in un bambino,
fosse ancora giovanissima e una persona molto vitale, che conserverà anche nell’età matura. La sorellina ne è
l’ambiente non era certo allegro anche perché lo stile di totalmente plagiata, pende dalle sue labbra, si fa tiran-
vita era dato dalle donne anziane della famiglia cui Fran- neggiare, ma gli altri ragazzini lo prendono in giro e lo
ziska doveva sottostare. chiamano «il piccolo pastore». Ammetterà in seguito lo
Naumburg, per quanto angusta, era pur sempre una stesso Nietzsche: «Non ero vivace e sfrenato come sono
cittadina e i bambini non avevano la campagna sul- di solito i ragazzi. I miei compagni solevano canzonarmi
l’uscio di casa come a Röcken. Nietzsche soffrì parec- per questa mia gravità. Ciò non accadde soltanto alla
chio anche questo strappo e non riuscì mai ad ambien- scuola elementare, ma anche in seguito all’istituto e
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tarsi del tutto: «Naumburg... non vi sono nato, non mi persino al liceo» . Il bambino Nietzsche suscita però
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è mai diventata familiare» scriverà alla madre e alla anche un altro tipo di reazione nei suoi compagni. È
sorella nel 1885. talmente educato, delicato di sentimenti, sensibile, vul-
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