Page 152 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
P. 152

Il  10  aprile  Rée  e  Brenner  partirono.  Ciò  provoca
                   tica.  Le  ballerine,  allora,  avevano  la  fama,  meritata,  di
 subito una serie di attacchi e Nietzsche dovette stare a  ballerina di teatro, Camilla, che gli risultò molto simpa-
 letto in media una volta ogni tre giorni. Rimasti soli, lui  essere molto disponibili, Camilla gli dimostrava un certo
 e Malwida si misero a concepire, soprattutto per inizia-  interesse e non sarebbe stato difficile portarsela a letto.
 tiva di lei, i più fantastici progetti. Fu deciso che Nietz-  Ma Nietzsche non ci provò, salvo rammaricarsene subi-
 sche di lì a un anno, un anno e mezzo, avrebbe lasciato  to dopo con Malwida: «Di tanto in tanto me la prendo
 definitivamente l’università e che nel frattempo si sareb-  ancora  con  me  stesso  per  non  essere  rimasto  almeno
                                                  18
 be sposato. Malwida si impegnò a convocare nella sta-  qualche giorno a Milano per lei» .
 zione termale di Aeschi, dopo che Nietzsche fosse par-  Dal capoluogo lombardo raggiunse la stazione terma-
 tito  da  Sorrento,  un  certo  numero  di  ragazze,  giovani,  le  di  Bad  Ragaz,  nelle  Alpi  svizzere,  dove  contava  di
 belle,  ricche  e  persino  buone,  perché  lui  potesse  fare  rimettersi. Lo schema, che d’ora in poi si ripeterà inva-
 una  scelta.  In  realtà  al  momento  del  dunque  tutte  si  riabilmente  ogni  volta  che  cercherà  di  cambiar  aria,  è
 defilarono  e  Natalie  Herzen,  la  quasi  figlioccia  di  quello  di  Sorrento:  a  un’iniziale  sensazione  di  sollievo
 Malwida, prese a pretesto la solita scusa: lei era contra-  seguono  ricadute  devastanti.  Diciassette  bagni  termali
 ria  per  principio  al  matrimonio.  Lo  riferisce  ingenua-  gli  fecero  più  male  che bene e  il  medico gli ordinò di
 mente  lo  stesso  Nietzsche  alla  sorella,  che  si  stava  an-  interromperli.  Nel  frattempo  gli  toccò  fronteggiare  le
 ch’essa  adoperando,  almeno  a  suo  dire,  per  trovargli  intemperanze del suo discepolo Heinrich Köselitz che,
 moglie:  «Natalie  dobbiamo  cancellarla  dalla  lista,  ulti-  credendo di fargli un piacere, e scimmiottandolo, aveva
 mamente mi ha per caso ripetuto la sua ferma opinione  attaccato con una sorta di Inattuale per meno abbienti
 16
 a questo proposito» . Quando si recò ad Aeschi Nietz-  il critico Selmar Bagge che in una conferenza sulla Nona
 sche trovò solo Malwida e i coniugi Monod. Scoraggiato  Sinfonia aveva demolito la “musica moderna” e in primo
 fa  alla  sorella  quasi  una  confessione  d’impotenza:  «Il  luogo il suo principale rappresentante, Richard Wagner.
 matrimonio, certo assai auspicabile, è però la cosa più  Nel  suo  attacco  Köselitz  investiva  pesantemente,  e  in
 17
 improbabile e lo so molto bene» .  modo molto volgare e gratuito, l’intera città di Basilea,
 Più seria sembrava l’intenzione di lasciare l’università.  mettendo  in  grande  imbarazzo  Nietzsche  perché  tutti
 Era convinto che non sarebbe più stato in grado di reg-  sapevano che Köselitz era una sua creatura. L’avventato
 gere il carico delle lezioni senza rovinarsi definitivamen-  discepolo non aveva capito che il suo maestro non aveva
 te la salute e che l’impegno universitario lo distoglieva  ormai più nulla a che fare con Wagner e col movimento
 dalla sua vera vocazione: la filosofia.  di Bayreuth, e Nietzsche dovette richiamarlo all’ordine
 Nietzsche aveva lasciato Sorrento poco dopo la par-  dicendogli che quella sua iniziativa era stata «un comico
                              19
 tenza dei suoi amici. Si era accorto che a star solo con  infortunio» .  Sempre  in  questo  periodo  si  prese  una
 la vecchia Malwida si annoiava mortalmente. Si fece ve-  cotta  letteraria  per  un  certo  Siegfried  Lipiner,  un  suo
 nire un paio di attacchi, di quelli tosti, ed ebbe la scusa  ammiratore, membro di una fantomatica “Associazione
 buona per svignarsela. Questa volta, nel viaggio di ritor-  Nietzsche”  di  Vienna  di  cui,  con  ogni  probabilità,  era
 no,  patì  il  mare  e  sulla  nave  a  vapore  Ancona  vomitò  l’unico membro. Lipiner, insieme a una lettera esagera-
 anche  l’anima.  Arrivato  finalmente  a  Genova  partì  in  tamente encomiastica, gli aveva mandato un suo poema
 treno per Milano. Fece tutto il viaggio con una giovane  epico,  Il  Prometeo  liberato.  Nietzsche  scrisse  a  Rohde:




 160                                       161





           0040.testo.indd   161                                    30-11-2009   12:14:07
   147   148   149   150   151   152   153   154   155   156   157