Page 119 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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Festival,  che  si  sarebbe  tenuto  in  agosto,  e  deve  stare
                   luglio parte, sofferente, da Basilea, si ferma, sofferente,
 lontano mille miglia dal dire quello che pensa.  di Wagner e del suo Festival. Ma doveva andarci. Il 22
 Cercò  di  cavarsela  enucleando  quelli  che  sono  co-  a  Heidelberg,  arriva  il  24,  sofferente,  a  Bayreuth.  Il
 munque dei punti di forza di Wagner e che spiegano il  Festival, che sarebbe stato inaugurato ufficialmente il 13
 suo  successo:  l’indomabilità,  la  volontà  di  dominio,  le  agosto,  consisteva  in  tre  cicli  completi  dell’Anello  del
 qualità  di  teatrante  e  di  drammaturgo,  la  capacità  di  Nibelungo e prevedeva quindi altrettanti cicli di prove.
 arrivare  al  grande  pubblico.  Ciò  che  ne  viene  fuori  è  Nietzsche arrivò verso la fine del secondo, una domeni-
 apparentemente un peana dove Wagner è paragonato a  ca, tormentato dal mal di testa che lo attanagliò anche il
 Eschilo  e  a  Demostene,  peana  però  ambiguo  perché  a  lunedì.  La  sera  assiste  alla  prova  del  primo  atto  del
 essere sottolineate sono soprattutto le qualità extramusi-  Crepuscolo degli dei, ma deve lasciare la sala anzitempo.
 cali,  il  che  per  un  compositore  non  è  precisamente  il  Lo  spettacolo  comunque  non  gli  piace  e  si  annoia.  I
 massimo. E infatti nei tardi scritti polemici del 1888, Il  giorni  seguenti  va  alle  prove  del  secondo  e  terzo  atto.
 caso Wagner e Nietzsche contra Wagner, Nietzsche vol-  Affronta, stoicamente, anche il terzo ciclo: il 29 ascolta
 terà l’esaltazione in critica e si scaglierà proprio contro  L’oro del Reno e il 31 la Valchiria, ma il male agli occhi
 «il teatrante, il commediante, l’attore, l’istrione, il mista-  è tale che non riesce a guardare la scena e deve uscire.
 gogo». Inoltre molti passaggi sembrano attagliarsi più al  Scrive  alla  sorella:  «Non  vado  bene...  continui  mal  di
 biografo  che  al  biografato.  Lo  stesso  Nietzsche  era  testa... Non posso più usare la vista! Sono impaziente di
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 molto incerto su come Wagner avrebbe reagito: si sareb-  andarmene,  sarebbe  assurdo  restare» .  Incarica  la  so-
 be riconosciuto nel “ritrattone” o ne avrebbe avvertito  rella di vendere ai Baumgartner, per 100 talleri, i bigliet-
 lo  sforzo,  l’ambiguità,  l’insincerità?  In  una  lettera  al  ti  che  danno  diritto  ad  assistere  alle  prove.  Ma  non
 compositore che accompagna il volume scrive: «Questa  vuole  esserci  nemmeno  alla  serata  di  gala  della  prima:
 volta non riesco a indovinare come accoglierà Lei queste  Elisabeth dia via i biglietti, ai Baumgartner, ai Bachofen,
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 confessioni» .  Dalla  lettera  cancellò  un  periodo  che  a chi vuole, lui non ne può più. «Da qualsiasi altra parte
 aveva inserito in un precedente abbozzo: «Se solo avessi  ma non qui dove per me c’è solo il tormento. Io ne ho
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 pensato, anche di poco, in modo diverso, non avrei pub-  proprio abbastanza» . Parte per Klingenbrunn, una sta-
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 blicato quest’opera» .  zione climatica della Foresta Boema, da dove scrive an-
 Ma il Meister non era uomo di sottigliezze e risponde,  cora alla sorella che nel frattempo è arrivata a Bayreuth:
 a stretto giro di posta, nel solito modo euforico: «Ami-  «So perfettamente che non ce l’avrei mai fatta a resister-
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 co! Il suo libro è enorme! Mi domando: come fa a sa-  vi. Avremmo dovuto capirlo prima» . A Klingenbrunn
 pere tutte queste cose di me? Venga al più presto e si  la  situazione  non  cambia  granché:  «Qui  ho  avuto  una
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 abitui alle impressioni con le prove!» . Richard Wagner  brutta giornata, sono stato a letto ma i dolori alla testa
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 a Bayreuth venne pubblicato il 10 luglio 1876 dall’edito-  non sono mai passati» . Nei momenti di tregua scrive.
 re  Schmeitzner.  Fu  l’ultimo  omaggio  di  Nietzsche  al  È  iniziata  la  stesura  di  quello  che  sarà  Umano,  troppo
 Meister.          umano. Per la prima del Festival però ci ha ripensato e
 Tutta  la  vicenda  del  Festival,  che  fu  l’avvenimento,  ha  tenuto  i  biglietti.  Tentenna:  «Non  riesco  a  starne
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 non solo musicale, dell’anno, venne vissuta penosamen-  lontano» . Ci vado o non ci vado? Ha ancora qualche
 te da Nietzsche. Ne aveva fin sopra i capelli di Bayreuth,  giorno per pensarci, in cui può legittimamente star lon-




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