Page 112 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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bia fatto una buona morte. Del resto sono deciso a di-
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                   ventare vecchio; perché altrimenti non si conclude nulla.              ultimi tempi, aspre discussioni con gli altri due, che ri-
                   Ma non è perché mi piace la vita che voglio invecchiare.                 A dispetto di questi litigi l’addio di Romundt fu stra-
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                   Lei comprende questa mia determinazione» . Quando                      ziante. Sembrava che dovesse partire per il fronte e non
                   Nietzsche scrisse questa lettera aveva da poco compiuto                tornare mai più. Nietzsche e Overbeck lo accompagna-
                   i trent’anni.                                                          rono  alla  stazione,  lui  piangeva  a  dirotto  e  non  voleva
                      A gennaio Cosima gli chiese se sua sorella Elisabeth                saperne  di  salire  sul  treno.  Gli  amici  ve  lo  sospinsero
                   sarebbe stata disposta a fare per qualche tempo la go-                 dolcemente. Dal finestrino cercava di dire ancora qual-
                   vernante dei suoi cinque figli, perché lei e Richard do-               cosa  ma  non  riusciva  ad  abbassarlo,  faceva  dei  gesti
                   vevano  partire  per  una  tournée  di  tre  settimane  che  li        disperati al di là del vetro, finché il treno lentamente si
                   avrebbe  portati  a  Vienna  e  a  Budapest.  Nietzsche  fu            avviò.  «L’orribile  simbolismo  dell’intera  scena»  scrive
                                                                                                                         28
                   entusiasta  della  proposta  e  scrisse  a  Elisabeth  in  tono        Nietzsche, «mi aveva angosciato» .
                   imperativo: «Ti prego caldamente di fare ciò che ti viene                Il giorno dopo fu colpito da un violentissimo attacco
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                   chiesto» . Già dimentico dei suoi propositi di prendere                di mal di testa, con vomito di bile e fortissimi dolori di
                   le distanze dal Maestro, vedeva in quell’incarico un se-               stomaco, che durò trenta ore. Da questo momento quel-
                   gno di grande e rinnovata fiducia da parte dei Wagner,                 la di Nietzsche diventa la biografia di una malattia. Le
                   soprattutto di lei. Cosima trovò la ragazza «carina, gen-              emicranie, quasi sempre accompagnate da vomito, della
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                   tile, allegra» . In quanto a Elisabeth, non le pareva vero             durata di una trentina di ore ma anche di più, si ripete-
                   di poter frequentare, sia pur in una posizione quasi di                ranno prima ogni tre, quattro settimane, poi ogni due,
                   domestica,  «il  gran  mondo».  Era  sempre  stato  il  suo            quindi una volta alla settimana e infine, in alcuni perio-
                   sogno di piccola provinciale. Ma rivelò anche la durezza               di, ogni tre, quattro giorni. Non c’era viaggio, emozione,
                   del suo carattere, il suo autoritarismo, il suo moralismo.             stress per quanto blando, che non gli procurasse questi
                   In  assenza  dei  Wagner  licenziò  una  cameriera,  il  mag-          attacchi feroci. Ciò aumentò la sua tendenza a isolarsi.
                   giordomo e la moglie perché, a suo dire, le due donne                  Era cominciata la sua “via crucis”.
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                   («false,  malvagie...  mostri» )  sparlavano,  come  tutti  i            Oltre a dover saltare un bel po’ di lezioni, la prima
                   domestici  fanno  da  che  mondo  è  mondo,  alle  spalle              conseguenza di questa malattia che si andava con tutta
                   della padrona. Per questa sciocchezza buttò sulla strada               evidenza  cronicizzando  fu  la  prospettiva  di  non  poter
                   due famiglie con quattro bambini. Ma a Cosima Elisa-                   essere presente alle prove del Festival di Bayreuth che si
                   beth non dispiacque e le concesse il confidenziale tu che              sarebbero tenute di lì a pochi mesi, in estate. È lo stesso
                   Nietzsche non si poté mai permettere. Erano fatte della                medico curante, Immermann, a sconsigliarlo. Nietzsche
                   stessa pasta.                                                          è incerto, si tormenta. È stato uno dei principali porta-
                      Il  10  aprile  del  1875  Heinrich  Romundt,  che  aveva           bandiera dell’impresa di Bayreuth quando ancora sem-
                   vissuto alcuni anni nella “casa dei veleni” con Nietzsche              brava un sogno impossibile, si è speso, con il wagneri-
                   e Overbeck, lasciò Basilea per trasferirsi altrove. Era un             smo ha messo addirittura a repentaglio la propria repu-
                   uomo profondamente in crisi: filosofo, schopenhaueria-                 tazione di accademico e di filologo, ha prostituito la sua
                   no  per  giunta,  si  stava  convertendo  al  cattolicesimo  e         penna per il Maestro e che proprio adesso che si comin-
                   voleva farsi prete. Questa situazione aveva causato, negli             ciano a cogliere i frutti di quel lavoro gli tocchi rimanere




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