Page 316 - Keplero. Una biografia scientifica
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di ogni nazionalità e confessione religiosa, consentendo un’attività serena e
ricca di stimoli. Vi risiedevano pittori quali Giuseppe Arcimboldo, scultori
come Adrian de Vries e un gran numero di rinomati musicisti. Nella
collezione imperiale si trovavano opere di pregio quali, per esempio, La
dama con l’ermellino di Leonardo, La Madonna della festa del Rosario di
Albrecht Dürer e numerose tele di autori come Tintoretto, Veronese o
Correggio.
6 KOF, Volume I, pp. 215-287.
7 Vedi Jardine, 1984.
8 Keplero usa il termine «artifex».
9 KOF, Volume I, p. 242.
10 KOF, Volume IV, p. 224.
11 KOF, Volume I, p. 246.
12 KOF, Volume I, p. 245.
13 Si ricordi che, mentre scrive queste pagine, nel 1601, Keplero non ha ancora
intuito che le orbite planetarie siano ellissi.
14
Francesco Patrizi (Cherso, oggi Cres, in Dalmazia, 25 aprile 1529-Roma, 6
febbraio 1597) fu un filosofo platonico italiano. Keplero qui attacca le idee
da lui espresse nell’opera Nova de universis philosophia, del 1591.
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Nel volume di N. Jardine (Jardine, 1984) si sottolinea la differenza tra
l’analisi di Keplero e le contemporanee introduzioni storiche che venivano
comunemente apposte ai trattati astronomici, assai più modeste.
16
Si ricordi che Keplero immaginava di dedicare proprio a Ipparco un intero
volume, il cui frammentario testo venne pubblicato nell’edizione KOF,
Volume III, pp. 511- 549; vedi Capitolo 4, § L’Optica, luce e visione.
17
Si era visto Capitolo 3, n.40 e § Astronomia nova, un’opera poco fortunata.
18
Per esempio, Nel Tertius interveniens, KOF, Volume I e nei frammenti
manoscritti dell’Ipparco, KOF, Volume III, p. 547.
19 La metafora del Libro della natura riveste particolare importanza in questi
anni. Keplero l’aveva già utilizzata in una lettera a Herwath von
Hohenburg, del marzo 1598, in KOF, Volume I, p. 64, dove scriveva: «Gli
astronomi, relativamente al Libro della Natura, sono i sacerdoti di Dio».
Introdotta nella filosofia occidentale probabilmente da Sant’Agostino (354-
430), la metafora è ripresa nel 1600 da Keplero e Galilei, che la fa sua in Il
Saggiatore, in GOO, Volume VI, p.232. Vedi anche Hacking, 1987, Capitolo
5.
20 Epitome, in KOF, Volume VI, pp. 119-121. Citato anche in Nardine, 1984,
p.250.
21 KOF, Volume I, pp. 473-478.
22 Keplero attacca esplicitamente Pico nel De stella nova. Per esempio nel