Page 317 - Keplero. Una biografia scientifica
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titolo del Capitolo VIII si legge …sull’efficacia delle congiunzioni, contro
Giovanni Pico della Mirandola, vedi KOF, Volume II, p.637.
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Qui si fa riferimento alla prima edizione dell’opera; nell’edizione KOF,
Volume II, il Capitolo XII si riduce a una sola pagina.
24 La differenza salta agli occhi confrontando il Capitolo IX dell’Optica con il
Capitolo XV del De stella nova.
25
KOF, Volume II, p.705.
26
Ad alcune di queste riflessioni accenna Isaac Todhunter in un breve
paragrafo, Todhunter, 1865, p.7.
27 Keplero riteneva che l’universo fosse il frutto di un atto di creazione
avvenuto solo poche migliaia di anni prima, e immaginava per la sua
durata nel futuro un intervallo di tempo analogo.
28 Si avverte qui la risonanza dei temi della Riforma protestante. Si ricorda che
Keplero, pur vivendo la Riforma in maniera per così dire originale, si
dichiarava luterano.
29 Riflessioni simili non sono rare tra i fisici della prima metà del XX secolo, a
causa del diffondersi della meccanica quantistica e della Interpretazione di
Copenaghen. A esse, per esempio, dedica un interessante Capitolo David
Bohm in Bohm, 1997, Capitolo 1.
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Ancora nel 1475, nel serissimo Libro della natura di Konrad von
Megenberg, l’Islanda si diceva abitata da individui con nessuna, una o due
teste: uomini e donne con una o due gambe, magari palmate, alcune paia di
braccia e un impreciso numero di occhi. Già dal Medioevo si mormorava
che in qualche paese del Nord esistesse un ingresso per il purgatorio: la
duecentesca leggenda di S. Patrizio, per esempio, lo collocava in Irlanda.
Ancora alla fine dell’Ottocento, Jules Verne, nel romanzo Viaggio al centro
della Terra, immaginerà lo Sneffels, un vulcano appunto islandese, come
luogo ideale per inoltrarsi nelle viscere più profonde del nostro pianeta.
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SOM, p.142. Una annotazione analoga si ha a p. 137.
32
SOM, p. 86.
33 SOM, pp. 67-68, n. 4.
34 Appendice geografica, vedi in SOM, pp. 187-213.
35 SOM, p.68, n. 6.
36 SOM, p. 74, n. 9.
37 Il suo nome italianizzato era Ercole Savignano.
38 Capitolo IV, § Il buio e l’infinito.
39 I demoni viaggiavano nell’ombra, in quanto creature del buio. L’andata
verso la Luna era agevolata durante una eclissi lunare, perché in quel
momento il Sole, con la sua massa, si trovava dietro la Luna, e quindi la sua
influenza gravitazionale si sommava a quella della Luna. Analogamente, il