Page 17 - Keplero. Il cosmo come armonia di movimenti
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sistema solare.
Nel 1627, dopo essersi trasferito a Ulm, pubblica il lavoro a cui era impegnato fin
dal momento in cui era stato assunto dall’imperatore Rodolfo, le Tabulae Rudolphinae
con la riproposizione della posizione delle oltre mille stelle catalogate da Tycho Brahe.
L’anno successivo, il 1628, trova lavoro in Polonia, presso il generale Albrecht von
Wallenstein, cui molti anni prima ha fatto un oroscopo.
Due anni dopo, Johannes Kepler muore a Ratisbona. È il 15 novembre
1630. Il suo assistente, lì a Ratisbona, registra un’eclissi di Luna.
Nel 1634 viene pubblicato, postumo, il Somnium, un’opera divulgativa, che qualcuno
considera l’inaugurazione di un nuovo genere letterario, la fantascienza, con cui
Keplero assume una prospettiva relativistica e racconta la Terra vista dalla Luna.
Le leggi di Keplero sui moti dei pianeti non vengono immediatamente accettate. Sia
Galileo sia Cartesio, i due maggiori uomini di scienza della sua epoca, ignorano
l’Astronomia nova. Persino il suo maestro, il copernicano Michael Mästlin, ha da ridire
sul modo con cui Keplero introduce la fisica nella visione astronomica del mondo.
Occorrerà attendere la seconda parte del XVII secolo e Isaac Newton perché le tre leggi
planetarie di Keplero trovino la loro giusta collocazione nell’ambito di quella legge
della gravitazione universale che unifica il moto nei cieli e sulla Terra.