Page 12 - Keplero. Il cosmo come armonia di movimenti
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Ritratto di Giovanni Keplero, di artista sconosciuto. Copia di un originale del 1610 andato perduto,
        conservata nell’abbazia di Kremsmünster, in Austria.



             Il ragazzo affascina il nonno con le sue precoci capacità matematiche. E Johannes
        mostra una curiosità astronomica viva, osservando nel 1577 l’apparizione della Grande
        Cometa e nel 1580 un’eclissi di Luna. Ma la madre, Katharina Guldenmann, decide che

        per assicurare un futuro al bambino è meglio indirizzarlo verso gli studi di teologia.
        Così  a  tredici  anni  Johannes  entra  prima  nel  seminario  di  Adelberg  e  poi  passa  nel
        seminario  superiore  di  Maulbronn,  dove  studia  filosofia  con  Jacob  Heerbrand,  un
        teologo protestante che è stato allievo di Martin Lutero e Filippo Melantone.
             Terminati gli studi superiori, nel 1588 Keplero si iscrive all’università di Tubinga,
        sempre nel Baden-Württemberg.

             Dopo quattro anni di studi a carattere generale, durante i quali segue le lezioni di
        astronomia e filosofia naturale, oltre che di etica, dialettica, retorica, greco ed ebraico,
        nel  1592  si  iscrive  al  corso  di  teologia,  per  realizzare  il  sogno  dei  genitori.  Ma  è
        proprio  durante  questo  corso  di  studi  religiosi  che  incontra  un  professore,  Michael
        Mästlin, che gli trasmette la passione per l’astronomia e lo introduce ai due “sistemi del
        mondo” di cui si fa ormai un gran discutere: uno, quello tradizionale, della cosmologia
        geocentrica  di  Aristotele;  l’altro,  innovativo,  della  cosmologia  eliocentrica  di

        Copernico. Non è un caso: Michael Mästlin è tra i primi studiosi in Europa del sistema
        proposto  dall’astronomo  polacco  nel  1543  con  il  De  Revolutionibus  orbium
        caelestium. Inoltre non ha remore nel confutare la teoria aristotelica dell’immutabilità
        dei cieli affermando che quella apparsa nei cieli nel 1572 è una “stella nova”.












































        Il passaggio della Grande Cometa del 1577 nel cielo di Praga, in una litografia dell’epoca di Jiri
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