Page 27 - Piergiorgio Odifreddi - Hai vinto, Galileo! La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede.
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A volte si vede un pianeta retrocedere, e spesso anche
fermarsi: questo avviene non per il movimento del pianeta,
ma della Terra, che muta posizione nella Grande Orbita.
Infatti, quando la Terra supera in velocità il pianeta, il raggio
visuale si proietta indietro sul firmamento e più che
neutralizza il suo moto. E questa retrogradazione è massima
quando la Terra è più prossima al pianeta.
Il resto del lavoro di Copernico riguardò
l’eliminazione degli equanti, che agli inizi del
Commentariolo egli aveva indicato come i maggiori
responsabili del fatto che il sistema tolemaico non
fosse «sufficientemente compiuto, né
sufficientemente conforme a un criterio razionale».
E la conclusione fu:
Mercurio gira su 7 cerchi in tutto, Venere su 5, la Terra su
3 con la Luna attorno su 4, e infine Marte, Giove e Saturno su
5 ciascuno. Così 34 cerchi bastano per spiegare l’intera
struttura dell’universo e l’intera danza dei pianeti.
Poiché di ciascun cerchio si dovevano specificare
il centro, il raggio e la velocità angolare, il sistema
copernicano richiedeva dunque un centinaio di
parametri da determinare sperimentalmente. A
maggior ragione che per il sistema tolemaico, si
poteva perciò applicargli l’aneddoto (probabilmente
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