Page 22 - Piergiorgio Odifreddi - Hai vinto, Galileo! La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede.
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Dibattere questi argomenti ha anche un altro scopo,
quello di sapere se è il cielo che gira mentre la Terra è
immobile, o se è la Terra che ruota mentre il cielo è
immobile. Infatti vi fu chi disse che siamo noi senza saperlo
ad essere trascinati dalla natura, e che non è per il
movimento del cielo che avvengono albe e tramonti, ma
siamo noi stessi a sorgere e tramontare: cosa degna di attento
esame, per arrivare a sapere in quale condizione ci troviamo,
se abbiamo ricevuto in sorte la sede più lenta o più veloce, e
se Dio muove il tutto intorno a noi o invece muove noi stessi.
Ma la vera riscoperta dell’eliocentrismo si deve a
Nikołaj Kopernik, alias Nicolaus Copernicus o
Niccolò Copernico, un canonico polacco nato nel
1473 e morto nel 1543. E anche un eclettico, visto
che nel 1509 pubblicò una traduzione dal greco delle
Lettere del bizantino Teofilatto Simocatta, e nel 1522
un saggio Sulla stima della moneta in cui enunciò
quella che oggi viene chiamata legge di Gresham: «la
moneta cattiva scaccia quella buona» (in realtà la
legge risale almeno alle Rane di Aristofane, nella
forma: «il politico cattivo scaccia quello buono»).
Nel Commentariolo, scritto entro il 1514 e mai
pubblicato, benché cautamente circolato, Copernico
espose un sistema basato su sette assiomi
contrapposti a quelli di Tolomeo:
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