Page 199 - Piergiorgio Odifreddi - Hai vinto, Galileo! La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede.
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Stato Agostino Casaroli affidò al cardinal Gabriel-
Marie Garrone l’incarico di presiedere la
Commissione pontificia sul caso Galileo, precisò che
«non di revisione di un processo si tratta o di
riabilitazioni». E quando il 13 luglio 1990 il cardinale
Paul Poupard, subentrato a Garrone, propose al
segretario di Stato di dichiarare formalmente
concluso il lavoro della Commissione, lo fece
proprio per «evitare il danno del prolungarsi di una
situazione nella quale taluni scienziati, saggisti,
operatori di comunicazione sociale rimangano
sempre in attesa di una clamorosa Dichiarazione
solenne della Santa Sede che sopprima la
controversa condanna del Sant’Uffizio del 22 giugno
1633».
Essendosi dunque deciso fin dagli inizi che non
dovevano esserci revisioni del processo, revoche
della sentenza, riabilitazioni del condannato, censure
dei giudici e condanne dei mandanti, ovviamente
non ci furono. Anzi, il cardinal Poupard riscrisse
bellamente così la storia, nel discorso che precedette
quello del papa: primo, nel 1616 Bellarmino aveva
solo richiesto che «finché non ci fossero state prove
della rotazione della Terra intorno al Sole, bisognava
interpretare con molta circospezione i passi della
Bibbia che dichiaravano la Terra immobile»;
secondo, nel 1632 «Galileo non era riuscito a provare
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