Page 133 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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Accettila dunque l’A. V. con la sua solita benignità; e se ci troverrà cosa
          alcuna  onde  gli  amatori  del  vero  1o  possan  trar  frutto  di  maggior

          cognizione e di giovamento, riconoscala come propria di Sè medesima,
          avvezza tanto a giovare, che però nel suo felice dominio non ha niuno

          che dell’universali angustie, che son nel mondo, ne senta alcuna che lo
          disturbi. Con che pregandole prosperità, per crescer sempre in questa sua

          pia e magnanima usanza, le fo umilissima reverenza.


                        Dell’Altezza Vostra Serenissima



                                                  Umilissimo e Devotissimo Servo e Vassallo

                                                                                        GALILEO GALILEI


































































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