Page 128 - Storia della filosofia moderna. Da Niccolò Cusano a Galileo Galilei.
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Galileo Galilei
Chi nella vita non ha mai avuto l’hobby del cannocchiale?
Io lo contrassi in modo maniacale verso la fine degli anni
Quaranta. Avevo diciotto anni e volevo vedere più da vicino la
stella Sirio. Purtroppo, però, all’epoca non avevo i soldi
nemmeno per comprarmi un binocolo. Oggi, invece, che ho i
soldi, le luci della città non mi consentono di vedere un bel
niente. Ed è così che va la vita: quando si può non ci sono i
soldi, e quando arrivano i soldi non si può. E questo vale non
solo per il cannocchiale ma anche per tutte le cose belle di
questo mondo.
L’inventore del cannocchiale fu Galileo Galilei (non è vero
ma mi piace dirlo). L’inventore vero, in realtà, fu un certo
Zacharias Janssen, un ottico ebreo residente a Middelburg, in
Olanda. Certo è che quando Galilei seppe che «un fiammingo
aveva inventato un occhiale grazie al quale gli oggetti lontani
sembravano vicini» si mise subito al lavoro per costruirne uno
per uso personale. È lui stesso che ce lo racconta nel Sidereus
nuncius del 1610: «Presi un tubo di piombo lungo più di un
metro e misi alle sue estremità due lenti, una concava e l’altra
convessa, ma ambedue piane dalla parte interna. Accostai poi
l’occhio a quella concava e vidi gli oggetti ingrandirsi più di
sessanta volte». Insomma, non fu lo scopritore del cannocchiale
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