Page 236 - La Massoneria Rivelata
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George Washington, prima comandante in capo delle armate
rivoluzionarie e poi presidente degli Stati Uniti.
Quando nel 1783, con il Trattato di Parigi, cessarono le
ostilità e le tredici colonie americane divennero uno Stato, fu
deciso di costruire una capitale federale; sette anni più tardi, nel
luglio 1790, con il Residence Act il Congresso stabilì di ubicarla
in Virginia, lungo le sponde del fiume Potomac. Il luogo
sembrava di per sé particolarmente evocativo dato che il corso
d’acqua, biforcandosi, formava una Y: «la mistica lettera
pitagorica simboleggiante la scelta esistenziale della virtù […]
lettera assunta talora nel simbolismo alchimistico come ‘rebis’,
simbolo dell’androgino e del binario». Si decise inoltre che il
terreno destinato alla capitale sarebbe stato un quadrato con il
lato lungo dieci miglia. Anche questa scelta non fu casuale,
poiché dieci è la somma di tre numeri simbolici: l’uno, il due, il
tre e il quattro. Il 15 aprile 1791 si provvide a collocare i
Landmarks, i cippi che dovevano segnare i confini
dell’appezzamento: si trattò della prima di una numerosissima
serie di cerimonie latomistiche che caratterizzarono la
fondazione della capitale. I massoni parteciparono in massa,
organizzando anche un corteo, con tanto di insegne zeppe dei
loro simboli.
Sempre nel 1791 l’architetto francese, il Fratello Pierre
Charles L’Enfant, incaricato della colossale opera, presentò il
progetto della capitale a Washington. Un anno più tardi
L’Enfant, entrato in conflitto con la commissione di controllo,
fu sollevato dal compito; gli subentrò Andrew Ellicott, che
apportò diverse modifiche al progetto urbanistico e
monumentale della città.
Era il 13 ottobre 1792 quando iniziarono i lavori di
costruzione di uno degli edifici principali, la Casa Bianca, e già
la scelta di questa data sembrò ad alcuni sospetta. Il 13
settembre 1307, infatti, si scatenò la repressione dei templari. I
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