Page 87 - Lorenzo Pietrasanta - L'orto per la famiglia
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ma a volte danni di rilievo), i nematodi, le termiti di scar-
sissima diffusione da noi. Ci sono ancora le limacce, le
chiocciole o lumache (invertebrati con o senza guscio tal-
volta commestibili che si nutrono però preferibilmente di
piante ortive oltre che di diverse specie vegetali infestanti).
Si distinguono ancora: in insetti che attaccano il fusto o
caule, le foglie, specie i germogli giovani o i frutticini e le
bacche. Appartengono a questo gruppo eterogeneo le
pulvinarie, le minatrici (dette pure ricamatrici perchè sca-
vano gallerie somiglianti a ricami nell’interno delle foglie
(parenchima fogliare) visibili sia sulla pagina superiore
che inferiore delle stesse. Ed inoltre gli acari (aracnidi) tra
i quali annoveriamo il temibile ragno rosso (parassita ubi-
quitario e polifago che passa da una pianta all’altra sia er-
bacee che arboree spontanee o coltivate e che alle
nostre latitudini può arrecare danni gravissimi agli orti
nella stagione estiva.
Vi è inoltre l’orziorrinco che è notturno, si nutre di notte
mentre di giorno vive sul terreno a qualche centimetro di
profondità ed è vorace di foglie di specie diverse. Può at-
taccare piante da orto, anche se preferisce piante arbo-
ree.
52. Cenni morfologici degli insetti.
Gli insetti hanno sei zampe (tranne gli aracnidi a cui ap-
partiene il ragno rosso, che ne hanno otto) e per questo
sono chiamati esapodi. In qualche caso, come nelle coc-
ciniglie (parassiti di agrumi, drupacee, ecc. ma anche di
piante ortive perennanti) le zampe sono presenti e funzio-
nali nello stato larvale (neanidi), ma si atrofizzano e scom-
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