Page 37 - Maschere_Motta
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Argentina Aurelio
no dei nomi della “servetta” (dalla nnamorato della commedia dell’arte. Nei primi anni
metà del Seicento). Venne ripreso da del Seicento recitava sotto tale nome Adriano Vale-
U Carlo Goldoni (La cameriera brillan- I rini il quale oltre che attore, era anche poeta e dram-
te). Un’Argentina assai nota fu Antonia Zanari- maturgo. Un altro Aurelio, ricordato dal Bartoli soltanto
ni-Bianchi che assunse il nome a Parigi nel 1768. con il nome del suo personaggio, fu attore nello stesso
periodo e scrisse un trattato sulle “commedie oneste”.
Ricordiamo poi Marcello di Secchi, Aurelio nella compa-
gnia dei Confidenti, e altri dei quali non è arrivato a noi
il vero nome.
Un notissimo Aurelio verso la fine del Seicento fu Bar-
tolomeo Ranieri che in età avanzata si fece sacerdote.
Armellina teatrali dello stesso secolo. La sola chiaramente identifi-
Numerose anche le Aurelie ricordate nei documenti
cabile è Brigida Bianchi, celebre Aurelia, poetessa e scrit-
no dei nomi del personaggio della trice, donna di mondo e di gusto, che fu più volte a Parigi
“servetta” nella commedia italiana dove ebbe la protezione di Anna d’Austria.
U dalla metà del ‘600. Il tipo non aveva
caratteristiche speciali se non quella attribuibili
al ruolo interpretato. Verso la metà del secolo
un’Armellina, ricordata dal Bartoli e dal Rasi sol-
tanto con il nome d’arte, era molto popolare a
Venezia.
Con lo stesso nome recitò la parte di servet-
ta Maddalena Sacco, moglie di Gennaro Sacco
(Coviello), che faceva parte della compagnia del
duca di Modena nel 1689.
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