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1 - Il Congresso di Vienna e la Restaurazione
nella Dieta di Francoforte, presieduta da Francesco I d’Asburgo, il
proprio “cuore” amministrativo. In Russia, lo zar Alessandro I Ro- Russia
manov (1801-1825) ottenne la Corona della Polonia, che venne ri-
costituita in Regno, conservò il Granducato di Finlandia (tolto alla
Svezia), mantenne infine la sovranità sulla Bessarabia. Il Regno Uni-
to di Giorgio III (1760-1820) si rafforzò sui mari ottenendo Malta Regno Unito
e il protettorato sulle isole Ionie nel Mediterraneo; l’isola di Hel-
goland nel Mare del Nord; Trinidad, Tobago e Santa Lucia nelle
Piccole Antille; Mauritius e Ceylon nell’Oceano Indiano; il Capo
di Buona Speranza in Africa. In Europa, Giorgio III mantenne la
sovranità sul Regno di Hannover. Il Regno di Spagna tornò sotto Spagna
Ferdinando VII di Borbone (1814-1833). Il Portogallo, formal-
mente restituito ai Braganza (in Brasile dal 1807), fu governato, di
fatto, da un protettorato inglese. Dall’unione di Belgio (tolto al- Paesi Bassi
l’Austria), Olanda e Lussemburgo fu creato il Regno dei Paesi Bas-
si assegnato a Guglielmo I d’Orange (1815-1840). La Danimarca Danimarca e Svezia
venne compensata della perdita della Norvegia, assegnata alla Sve-
zia di re Carlo XIII di Holstein (1809-1818), con i ducati di Hol-
stein e Lauenburg. La Confederazione Svizzera, governata da una
Dieta, fu dichiarata per sempre neutrale.
La sistemazione dell’Italia
La penisola cadde quasi completamente sotto il controllo del- Egemonia austriaca
l’Austria che, oltre a ottenere l’annessione diretta del Lombardo-
Veneto, riacquistò il Trentino, Trieste e parte dell’Istria, e in-
fluenzò la linea politica degli Stati italiani. Il Ducato di Parma e Parma e Piacenza
Piacenza andò a Maria Luisa d’Asburgo (1814-1847), ex impera-
trice dei Francesi (v. cap. 23): alla sua morte esso sarebbe torna-
to sotto il controllo dei Borbone di Parma ai quali intanto fu as-
segnata Lucca. Il Ducato di Modena e Reggio spettò a Francesco Modena
IV d’Asburgo-Este (1814-1846) che avrebbe ricevuto in eredità il
LA SANTA ALLEANZA
Il 26 settembre 1815, per iniziativa di Ales- famiglia» verso i propri sudditi e dichiara-
sandro I Romanov, Russia, Austria e Prus- vano i propri regni come facenti parte di
sia siglarono un trattato rispondente alle un’unica nazione cristiana. Un testo sif-
nuove esigenze di collaborazione tra le fatto non poteva che incontrare il dissen-
potenze: lo zar, che si preoccupò di redi- so dell’Inghilterra, già troppo laica e libe-
gerne il testo, lo permeò di un alone mi- rale per approvare le formule ideologiche
stico e lo chiamò Santa Alleanza. In esso delle monarchie assolute continentali. Per
era vigorosamente riaffermato il diritto di- questo oltre Manica si propose la suc-
vino dei sovrani al governo. I tre re «dele- cessiva Quadruplice Alleanza. Nelle ma-
gati dalla Provvidenza a governare» pro- ni di Metternich la Santa Alleanza diven-
mettevano di comportarsi come «padri di ne efficace strumento di repressione.
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