Page 64 - I segreti di Hitler
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HITLER E MUSSOLINI

                IL MAESTRO ITALIANO


               zolino. Nel settembre dello stesso
               anno, in un discorso tenuto a Bari,
               Mussolini disse sprezzante: «Tren-
               ta secoli di Storia ci permettono
               di guardare con sovrana pietà talu-
               ne dottrine di oltr’Alpe, sostenute
               dalla progenie di gente che ignorava
               la scrittura nel tempo in cui Roma
               aveva Cesare, Virgilio e Augusto».
                L’asse Roma-Berlino

                Il feeling che Hitler cercava non
               era scattato. Per anni, mentre il
               tedesco ricostruiva la Germania,
               Mussolini lo ignorò. Del resto, il
               mondo non aveva occhi che per il
               Duce, che veniva additato come un
               esempio e considerato un affidabile
               e sicuro referente politico anche da-
               gli Stati liberali. Almeno fino alla
               Guerra d’Etiopia, che portò l’Italia
               allo scontro con la comunità inter-
               nazionale, avvicinandola all’unico
               interlocutore che non lo aveva ab-
               bandonato: il Führer.
                Tra il 1937 e il 1938 i due ditta-
               tori si scambiarono visite in gran

                                                                                         L’ultimo



                                                                                         saluto



                                                                                              opo la liberazione da Campo Im-
                                                                                              peratore, il 12 settembre 1943,
                                                                                        D Mussolini raggiunge Hitler in Ger-
                                                                                         mania e lo saluta così: «Führer, come vi
                                                                                         posso ringraziare per tutto ciò che avete
                                                                                         fatto per me? D’ora in avanti procurerò
                                                                                         con tutte le mie forze di rimediare ai
                                                                                         miei errori». La sua gratitudine è sincera,
                                                                                         come lo sforzo di Hitler per liberarlo.
                                                                                         L’affetto resterà vivo fino alla fine.
                                                                                          A Rastenburg, il 20 luglio 1944, poche
                                                                                         ore dopo l’attentato al Führer, avvenne
                                                                                         il loro ultimo incontro (foto sopra). Così
                                                                                         lo racconta Goebbels nel suo diario: «Il
                                                                                         Duce è arrivato al quartier generale del
                                                                                         Führer. Il saluto fu straordinariamente
                                                                                         cordiale e amichevole. Il Führer lo aspet-
                                                                                         tava, con suo figlio Vittorio, davanti al
                                                                                         suo bunker. I due uomini si sono abbrac-
                                                                                         ciati dopo una così lunga separazione.
                                                                                         Qua si svolge un commovente esempio
                                                                                         di fedeltà tra uomini e camerati».


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