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Modulo 2
Il Vicino Oriente antico
di Tiglatpileser estesero il dominio assiro su tutta la Mesopotamia, la Siria e la Palestina
π Il saccheggio di una città
egizia, metà del VII sec. a.C. spingendosi fino alla conquista dell’Egitto.
[British Museum, Londra]
Una terribile macchina militare Nella storia dell’umanità le guerre hanno sempre avuto
Questo rilievo assiro in alabastro
celebra una delle numerose imprese un pesante fardello di ferocia gratuita. Ma è anche vero che la crudeltà sistematica, quasi
militari di Assurbanipal. Le scene, programmata – se unita a una solida superiorità militare – può essere una forma di politica:
raffigurate con grande vivacità,
ricordano l’assalto a una città essa diffonde infatti il terrore e piega più facilmente gli avversari. Alcuni popoli hanno fat-
(probabilmente Menfi) da parte delle to quindi della ferocia quasi uno stile, una forma del loro modo di combattere. Gli Assiri fu-
truppe assire (registro superiore), la
deportazione dei prigionieri (in basso rono tra questi: nelle iscrizioni fatte scolpire dai loro sovrani ritornano ossessivi i racca-
a sinistra) e infine (in basso a destra) priccianti particolari delle sofferenze imposte ai nemici, insieme con una meticolosa conta-
il popolo che abbandona la città
ormai saccheggiata per rendere bilità di prigionieri giustiziati, teste tagliate, donne e bambini deportati in terre lontane.
omaggio al re assiro, cui è costretto Questa ostentazione di ferocia era anche una forma di linguaggio politico, diretto agli al-
a sottomettersi.
tri popoli. La sola notizia dell’avvicinamento di un esercito assiro destava un cupo terro-
re: chi resisteva non aveva speranze, chi cedeva senza combattere si condannava alla ro-
vina economica. Gli Assiri imponevano infatti tributi enormi che le popolazioni sogget-
te potevano versare solo a costo d’impoverirsi.
Espansione e crollo dell’impero L’impero assiro raggiunse i limiti massimi della sua
espansione con Assurbanipal (668-631 a.C.), che preferì passare alla storia non solo come
conquistatore, ma soprattutto come re colto e saggio. Nel suo maestoso palazzo di Nini-
ve, il sovrano costituì una splendida biblioteca, dove volle fossero raccolti tutti i testi let-
terari e religiosi dell’epoca. Tra le rovine del suo palazzo sono state rinvenute nel secolo
scorso decine di migliaia di tavolette d’argilla o di frammenti un tempo raccolti in quella
biblioteca, che rappresentano per gli storici moderni un patrimonio fondamentale.
Gli Assiri restarono per molti secoli la potenza dominante nel Vicino Oriente e organiz-
zarono un sistema piuttosto efficiente di controllo dell’impero, ma non riuscirono a inte-
grare i popoli vinti. Questi ultimi erano tenuti sottomessi unicamente con il terrore. Di-
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