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Unità 5
Le origini della civiltà greca
4. La società micenea
La documentazione Nella loro struttura «stratificata» l’Iliade e l’Odissea conservano
precisi elementi che rimandano all’età micenea. Per esempio, il «Catalogo delle navi» del
II libro dell’Iliade, cioè l’elenco delle forze achee in campo a Troia e del-
le relative flotte, descrive un quadro delle «potenze» micenee che è sicu-
ramente molto antico: Micene e Pilo, presentate come le due poten-
ze più importanti, già nell’VIII sec. a.C. erano – come dimostra-
no gli scavi archeologici – due centri insignificanti. A parte i da-
ti ricavabili dall’analisi dei testi omerici e dall’archeologia, la no-
stra documentazione sui Micenei deriva dalle migliaia di tavo-
lette scritte in lineare B ritrovate nei principali insediamenti.
Il contenuto di questi documenti è semplice e ripetitivo: esso
VITA SOCIALE Le voci della comunità
E DIRITTO
ell’Iliade sono soprattutto gli eroi dei poemi omerici.
Nstessi a cantare talvolta «le gesta Accanto alla trasmissione di un
gloriose degli uomini». Ma nell’Odissea sapere consolidato, c’era però,
compaiono i cantori di professione, gli aedi. nell’esibizione di un aedo, un largo
Probabilmente fin dall’età micenea gli aedi margine d’improvvisazione: parten-
godettero di un elevato prestigio sociale, do dal ricchissimo patrimonio epico e
benché fossero solitamente di estrazione mitico delle «antiche storie», egli rin-
popolare: erano uomini liberi che esercita- novava continuamente il suo repertorio
vano un’attività specialistica al servizio del- grazie alla tecnica della «composizione
l’aristocrazia e delle corti principesche. orale». Si serviva cioè della metrica, di epi-
Lo stesso Omero, se realmente è esistito un teti ricorrenti, di scene tipiche, di formule
poeta di questo nome, è descritto dalla tra- fisse, per variare e rielaborare all’infinito i
dizione come un aedo cieco, itinerante tra canti a seconda delle esigenze dell’uditorio
le corti dell’Asia Minore. Lo patrocinavano o anche delle sue preferenze personali.
nobili mecenati, forse principi della Ionia, L’aedo componeva mentre cantava e pote-
che amavano udire le gesta dei gloriosi e va continuare per ore intere, a richiesta del
leggendari eroi da cui si vantavano di di- pubblico: cantore e pubblico erano legati
scendere. Nella Grecia arcaica forse l’aedo da un rapporto psicologico molto intenso, π Achille e Aiace giocano ai dadi,
si esibiva anche davanti alla folla in occa- di profonda compartecipazione. 540-530 a.C.
sione di feste religiose, ma i suoi interlocu- Un buon aedo doveva però saper incantare [da Vulci, Museo Gregoriano Etrusco,
Città del Vaticano, Roma]
tori privilegiati erano gli aristocratici, il suo l’uditorio, tenendone viva l’attenzione con i
ambiente naturale la corte. Tuttavia, la poe- mille strumenti del suo mestiere. La sua me- Un chiaro indizio dell’enorme diffusione che i
poemi omerici ebbero in tutto il mondo greco è
sia aedica tende a esprimere sentimenti e moria straordinaria e il suo rapporto con la dato dalla notevole frequenza con cui vengono
valori riconosciuti da tutta la comunità. parola, che sembrava uscirgli dalle labbra raffigurati nella pittura vascolare personaggi ed
Già il filosofo Platone individuava nei come una magia seducente, davano l’im- episodi tratti dall’Iliade e dall’Odissea. L’anfora
rappresenta un episodio dell’Iliade in cui Achille,
poemi omerici una vastità «enciclopedica» pressione che egli avesse un rapporto privi- in un momento di pausa dell’assedio a Troia,
di argomenti: è impossibile essere esperti legiato con qualche dio. gioca a dadi con Aiace.
di Omero – egli disse –, perché bisogne- La recitazione aedica della Grecia antica è
rebbe conoscere tutte le «tecniche»: l’arte infatti simile, per molti aspetti, alla poesia
militare, la divinazione, la medicina e così orale di altri paesi del pianeta e di altre epo- le tecniche degli antichi cantori del mondo
via. Il cantore epico era dunque la memo- che. Proprio per questo, l’osservazione del- greco. Ma questa tradizione è ormai un fe-
ria vivente e il portavoce di un sapere col- la tradizione poetica orale ancora viva in al- nomeno quasi estinto: i mezzi di comunica-
lettivo: anche per questo l’educazione dei cune comunità del XX secolo è stata molto zione di massa hanno sopraffatto la voce de-
giovani Greci si basò a lungo sullo studio importante per comprendere la funzione e gli aedi.
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