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Unità 5
Le origini della civiltà greca
didi manufatti, gli artigiani micenei avevano bisogno di materiali (l’ambra, l’avorio, l’oro,
l’argento, il rame, lo stagno) che venivano importati da altre regioni mediterranee.
Tra Oriente e Occidente La civiltà micenea era dunque aperta sul Mediterraneo, e im-
portanti influssi cretesi sulla sua cultura sono innegabili. Ceramica micenea è stata rinve-
nuta un po’ dovunque nel Mediterraneo orientale (da Rodi, a Creta, a Cipro, al Vicino
Oriente), ma anche nel bacino occidentale: in Italia (coste ioniche e del basso Tirreno, Si-
cilia e Sardegna) e in Spagna.
Non bisogna desumere però da questo che i marinai micenei solcassero in lungo e in lar-
go tutto il Mediterraneo: è infatti molto più probabile che quei manufatti fossero vendu-
ti nelle lontane terre dell’Occidente grazie all’intermediazione di popoli più attrezzati per
la navigazione su lunga distanza, come i Ciprioti e i Cretesi.
L’espansione di gruppi di Micenei è invece attestata con sicurezza nel Mediterraneo
orientale: mercanti, artigiani, insediamenti micenei si diffusero lungo le coste meridiona- π Brocca decorata con motivi
li dell’Asia Minore a partire dal 1450 a.C. ca., e portarono anche a forme di espansione marini, 1500 a.C. ca.
politica. Come si è visto [®5.2], a Cnosso, nell’isola di Creta, si instaurò intorno al 1400 [Museo Archeologico, Iraklion (Creta)]
a.C. un regno miceneo che durò circa due secoli. Un altro regno miceneo si costituì nel-
l’isola di Rodi.
Guerra di rapina Quanto alla «guerra di Troia», cantata da Omero nell’Iliade, molto
si è discusso sulle sue vere cause. Alcuni studiosi hanno pensato che la città controllasse
√ «I Greci escono dal cavallo
di Troia» [Museo Archeologico,
Mykonos]
L’immagine su questo vaso greco
del VII secolo a.C. rievoca la guerra
di Troia raccontata da Omero. Il
conflitto ha inizio con il rapimento di
Elena, la sposa di Menelao, re di
Sparta, da parte di Paride, che la
porta con sé a Troia. Parecchi eroi
greci decidono di accorrere in
soccorso di Elena e fra questi
Ulisse, re di Itaca. Dopo dieci lunghi
anni di assedio alla città di Troia, la
dea Atena suggerisce a Ulisse come
sconfiggere definitivamente I Troiani:
un cavallo di legno, tanto grande da
nascondere al suo interno alcuni
guerrieri, doveva rimanere solo sulla
spiaggia di fronte Troia, mentre le
navi greche dovevano fingere di
partire e di rinunciare all’assedio.
Così fanno i Greci e i Troiani,
cadendo nell’inganno, aprono le
porte della città e prendono il cavallo
pensando che si tratti di un’offerta
fatta dai nemici agli dèi. Durante la
notte le navi ritornano, mentre i
guerrieri, usciti dall’interno del
cavallo, spalancano le porte di Troia
facendo entrare il resto dell’esercito.
La città viene conquistata e
saccheggiata e la bella Elena
liberata.
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