Page 34 - Storia dell'inquisizione spagnola
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Si confermano dunque gli elementi principali che abbiamo
riscontrato a Toledo: diminuzione dell’attività; scomparsa del
giudaismo dopo il 1730, proporzionale aumento dei reati di
tesi che riflettono la lotta del Santo Uffizio contro gli
alumbrados.
Quali conclusioni trarre di tutto ciò? Noi crediamo che, più
o meno, i quattro periodi dell’Inquisizione quali li abbiamo
definiti a Toledo, valgano per tutta la penisola iberica nei
tribunali in cui il problema maomettano rimane secondario.
La presenza di grosse comunità di moriscos, chiuse nella
difesa della loro cultura, introduce nella seconda metà del
secolo XVI notevoli sfumature. Per il secolo XVII le nostre
conclusioni saranno analoghe, perché l’emigrazione di
conversos portoghesi è la caratteristica dominante. Tutto ciò
beninteso a titolo di ipotesi. Al ritmo con cui procede la
ricerca in questo campo dovremmo giungere presto a più
stabili certezze.
Dalla crudeltà ai compromessi
Cambiamento di livello d’attività dunque, cambiamento
degli obiettivi, questi due movimenti si inseriscono in un
trend più ampio: a poco a poco si nota un addolcimento del
tribunale. Può sembrare paradossale l’uso di questo termine
a proposito dell’Inquisizione ed abbiamo esitato a scriverlo;
ma non ci si può sottrarre all’impressione che si passa da
una istituzione crudele, feroce nei primi tempi, a un
tribunale infinitamente più civile.
a) La crudeltà degli inizi. Crudeltà delle pene in primo luogo.
Ricordiamo i punti fondamentali del diritto penale applicato
dal Santo Uffizio. Abbiamo già visto che cosa è una
riconciliazione in periodo di grazia. Si possono mandare al
rogo quattro classi di eretici: 1) i pertinaci, cioè coloro che
rifiutano di denunciarsi in periodo di grazia, o coloro i quali,
arrestati al di fuori di questo periodo, persistono nei loro