Page 228 - Per la difesa dello Spiritismo
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seduta del 18 aprile 1861, durante la quale il fantasma di Estella
          s’innalzò   fino   al   soffitto   in   piena   luce,   per   poi   ridiscendere
          dolcemente, e sparire istantaneamente dinanzi agli spettatori. Ora
          sono questi i particolari che rivestono il massimo valore teorico dal
          punto di vista probativo, e, fortunatamente, sono anche i particolari
          che   non   possono   subire   alterazioni   apprezzabili   in   causa   delle
          deficienze mnemoniche dei relatori.

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                 E   con   questo,   sono   pervenuto   al   termine   della   mia
          discussione amichevole con due critici equanimi e ragionevolissimi;
          discussione che mi sono indotto a scrivere per la considerazione che
          le osservazioni e le obbiezioni a me rivolte presentavano carattere
          generale, e in conseguenza, si prestavano ad essere commentate con
          reciproco vantaggio.
                 Queste le conclusioni sostanziali raggiunte:
                 In primo luogo, risulta dimostrato che le giuste osservazioni
          dei miei critici a proposito di coloro i quali ricavano dai fenomeni
          medianici   «dottrine   sistematizzate   premature»,   o   li   spiegano
          ricorrendo   a   «speculazioni   a   concatenazione   senza   fine»,   o
          formulando «sistemi teorici assoluti», non riguardano punto la mia
          persona,   visto   che   io   non  feci   nulla   di   simile,   ne   ora,   ne   mai,
          limitandomi a propugnare una sola, quanto indispensabile «ipotesi da
          lavoro»   capace   di   dare   ragione   del   complesso   intero   della
          fenomenologia metapsichica; ciò a cui non si perviene con le ipotesi
          parziali e insufficienti proposte dagli oppositori. Il che testifica come
          il mio metodo d’indagine risulti rigorosamente scientifico.
                 In secondo luogo, risulta altrettanto dimostrato che l’uno dei
          miei critici cade in errore allorché mi muove l’appunto di fondare
          argomentazioni teoriche sopra le basi malferme di «fatti piuttosto
          antichi, i quali avrebbero bisogno di essere convalidati con nuove e
          ripetute osservazioni analoghe». Ed anzitutto egli cade in errore in
          quanto non è esatto ch’io abbia fondato in modo particolare le mie
          argomentazioni sopra una casistica antiquata, dal momento che tra i


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