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Un fisico in salotto
Che ci fa un fisico in salotto? Non intendo nel salotto di casa sua; voglio dire nel
salotto a casa di amici oppure, ancora meglio, accolto per la prima volta in casa di
amici di amici. Mi sono trovato molte volte in situazioni di questo genere.
Ho notato che da parte dei nuovi conoscenti si avverte spesso una certa curiosità
nei confronti di un fisico.
Nell’immaginario collettivo, un fisico (o anche un matematico) è infatti
considerato come una persona un po’ eccentrica, che vive in un mondo tutto suo,
lontano dai problemi della vita di tutti i giorni.
In effetti i fisici e i matematici, che si occupano dunque delle scienze definite
‘esatte’, hanno di solito una mentalità piuttosto curiosa. La storiella che sto per
raccontarvi può essere considerata uno specchio di questa mentalità.
Un ingegnere, un fisico e un matematico stanno facendo un viaggio in treno in
Scozia.
A un certo punto, vedendo da un finestrino una mucca rossa, l’ingegnere esclama:
«Toh, non sapevo che in Scozia ci fossero mucche rosse!». «Eh no, caro mio»
interviene il fisico «quello che stai dicendo non è esatto. Dovresti dire: ‘In Scozia
c’è una certa probabilità di osservare una mucca rossa!’». «Eh no, cari miei, state
sbagliando tutti e due» interviene il matematico. «Dovreste dire: ‘In Scozia esiste
almeno una mucca che ha il lato destro rosso!’»
Questo voler puntualizzare è una specie di deformazione professionale che
affligge chi si interessa di scienze esatte!