Page 181 - Fisica per non fisici
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dobbiamo  «preoccuparci»  delle  conseguenze  della  Teoria  della  Relatività  quando

          abbiamo a che fare con fenomeni ed esperimenti che possiamo facilmente realizzare
          magari in casa.


          Diverso è il caso se progettiamo un recipiente attraverso il quale riusciamo a fare in
          modo  che un grammo di materia vada perduto. A mano a mano che questa massa
          viene  perduta,  dal  recipiente  viene  evidentemente  rilasciata  la  corrispondente
          quantità di energia. Se questo grammo di materia «scompare», – mettiamo – in un
          anno,  l’energia  rilasciata  può  essere  utilizzata  in  un  modo  che  possiamo  definire

          «costruttivo». Se essa viene rilasciata in un tempo brevissimo si ha invece un effetto
          esplosivo.
              È un po’ quello che si verifica se abbiamo una bombola di gas liquido: l’energia

          che  essa  è  in  grado  di  produrre  viene  rilasciata  in  un  tempo  di  giorni  e  giorni,
          utilizzata  per  cucinare o per il riscaldamento di un ambiente. Può accadere che la
          stessa  energia  venga  tuttavia  rilasciata  in  un  tempo  brevissimo:  si  ha
          malauguratamente  lo scoppio  della  bombola  che,  come  sappiamo,  può  avere
          conseguenze molto gravi.

              Nel caso che stiamo considerando, il recipiente al quale pensiamo è un reattore
          nucleare o una bomba atomica, a seconda dei casi.
              Proprio  così:  in  una  bomba  atomica  i  prodotti  dell’esplosione  hanno

          complessivamente  una  massa  di un  solo  grammo  inferiore  a  quella  della  massa
          iniziale. In circa un milionesimo di secondo si verifica il rilascio di una energia che
                                                           2
          ha un valore dato dall’equazione E = mc . A calcoli fatti, (ponendo m = 1 grammo)
          si  vede  che  l’energia  corrisponde  a  quella  prodotta  dall’esplosione  di  circa
          ventimila tonnellate di tritolo.


          Questa trasformazione di massa in energia, in quantità così rilevante, è possibile solo
          se     intervengono reazioni  nucleari,  cioè  quelle  reazioni  che  comportano

          trasformazioni  all’interno  del nucleo  dell’atomo.  Per  questo,  a  rigore,  quella  che
          comunemente  chiamiamo  «bomba  atomica»,  dovrebbe  essere  chiamata bomba
          nucleare.

          Il  lettore  è  forse  rimasto  sorpreso  dalle  nostre  ultime  discussioni,  poiché  da  esse

          sembra  che  la  Teoria  della  Relatività,  con  le  trasformazioni  di  Lorentz,  la
          composizione delle velocità e tutto il resto, non c’entri niente. Ebbene, la relazione
                 2
          E=mc   è  stata  prevista  da  Einstein  proprio  come  conseguenza  della  teoria  da  lui
          elaborata; ma di fatto essa è conseguenza soltanto delle leggi dell’elettromagnetismo,
          cioè delle equazioni di Maxwell che prevedono la relazione tra energia e quantità di
          moto enunciata nella (120). Sì, perché nelle equazioni di Maxwell è già «contenuta»
          la Teoria della Relatività.

              A questo punto mi sembra il caso di chiudere l’argomento con una battuta: Qual è
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