Page 109 - Fisica per non fisici
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perché c’è poco da dire: l’altra faccia è bianca oppure rossa. Invece questa risposta
è sbagliata. Vi lascio pensare un po’ e poi vedremo la risposta giusta.
Il secondo problema è altrettanto interessante e, quando mi capita di parlarne magari
in un salotto con amici, suscita – credetemi – molta perplessità.
In uno studio televisivo ci sono tre porte chiuse, diciamo pure le porte 1, 2 e 3.
Dietro una di esse c’è una fiammante automobile nuova. Un concorrente deve
indicare dietro quale porta, secondo lui, si trova l’auto. Se indovina, vince l’auto.
Supponiamo che indichi la porta numero 1. A questo punto il presentatore del
programma, che sa dove si trova l’auto, apre una porta che non nasconde l’auto, per
esempio la porta numero 3, e dice: «Caro signore, lei è sulla buona strada! Vede?
Dietro la porta 3 l’auto non c’è! Quindi si trova dietro la 1, che lei ha indicato,
oppure dietro la 2. A questo punto le offro una possibilità: conferma la scelta della
porta 1 oppure preferisce optare per la 2»?
Il concorrente ci pensa un po’ e poi sceglie. Secondo voi, fa meglio a confermare
la scelta 1 oppure a scegliere la 2? Oppure è indifferente l’una o l’altra scelta?
Il fonografo
Sapete qual è la più grande invenzione nella storia dell’umanità? Beh, non voglio
certamente ergermi a giudice per stabilire qual è l’invenzione più importante.
Piuttosto vorrei indicarvi quella che mi emoziona di più, o meglio, mi correggo,
quella che nella mia fantasia penso abbia fornito la più grande emozione al relativo
inventore: il fonografo, dovuto al grande ingegno di Thomas Alva Edison. Questo
signore, primo nella storia dell’umanità, ha potuto ascoltare la sua voce!
Certo, quando parliamo sentiamo la nostra voce, non c’è dubbio. Ma non è la
stessa sensazione che riceve un’altra persona quando ci ascolta.
Ce ne possiamo rendere conto proprio ascoltando la nostra voce registrata su un
nastro, magari mentre scherziamo durante una festa tra amici. Ci sembra che la voce
non sia la nostra: «Ma no, non sono io; io non parlo così!» – avrete esclamato
riconoscendo poi che le parole pronunciate erano proprio le vostre.
E così penso alla sublime emozione di Edison. Francamente non credo che sia
paragonabile all’emozione dei primi fotografi che hanno visto la loro immagine
fissata per sempre su una lastra.
Allo specchio
Prima dell’invenzione della fotografia il nostro viso era comunque immortalato,
magari da un ritratto a olio, e poi di fatto siamo abituati fin da bambini a vedere la