Page 79 - Orto. Dal balcone al campo.
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progetto. Una volta creato il tavolo, foderate le cassette con il tessuto non tessuto, fate uno
strato di lapilli vulcanici e riempitele infine con la terra.
Cassoni a terra
Gli orti nei cassoni vanno usati esclusivamente all’esterno, sono realizzati sulla terra nuda,
sono facilmente accessibili. Rappresentano un ottimo impiego per la materia organica di
scarto accumulata durante l’anno e creano un orto confortevole e molto fertile.
Materiali (per un cassone di 1,5 x 3 m di grandezza e 80 cm di altezza): residui di legna di
piccole dimensioni, rete di ferro a maglie molto strette, foglie secche e scarti verdi, compost
semigrezzo, 20 viti autofilettanti, 12 assi di legno 30 x 300 cm, 6 travi da 9 x 130 cm.
Attrezzi necessari: spago, metro, zappa, vanga, martello, avvitatore, seghetto, mazzuola.
Come si realizza: prima di tutto bisogna allestire le pareti. Prendete 4 assi e tagliatele
esattamente a metà. Così facendo, disporrete di 8 assi da 3 m e 4 da 1,5 m di lunghezza.
Avvitate sulle assi da 3 m 3 pali, due ai bordi e uno al centro. Procedete nello stesso modo
con le altre assi da 3 m, e così avrete costruito i due lati lunghi del cassone. Avvitate i lati
corti, ovvero le 4 assi da 1,5 m, sulle assi che costituiscono i lati lunghi, mettendone 4 per
lato. In questo modo avete preparato tutti i materiali per la vostra cassa.
Dopo aver preso le misure, segnate i confini della vostra buca con lo spago. Scavatela a una
profondità di 20 cm e posizionate i lati del cassone costruiti in precedenza. Accantonate la
terra fuori dalla buca, la utilizzerete solo alla fine. Si procede con il riempimento degli strati
interni del cassone. Fate uno strato di 40 cm di residui di legna, poi posizionate la rete di ferro
a maglie strette, quindi 20-30 cm di foglie (che si compatteranno con il peso degli altri strati
di materiale). Da ultimo, mettete lo strato di terra.
Aiuole a cumulo
L’aiuola a cumulo è un altro metodo per facilitare l’accesso agli ortaggi coltivati e ottimizzare
lo spazio. Quindi, se ne avete poco a disposizione, ve la consiglio. Una volta sono stato
invitato a una conferenza organizzata per la festa degli orti di Genova, per parlare di un
progetto che seguivo in quel periodo: poco prima dell’inizio, siamo stati accompagnati a
visitare degli orti che per me sono stati una rivelazione. Erano orti sinergici, splendidi.
Durante il minitour, una delle organizzatrici mi ha spiegato che a ogni aiuola a cumulo era
stato assegnato un nome. Una volta realizzata non veniva più smantellata, aggiudicandosi così
un’identità propria come quella che daremmo a un essere vivente. Mi è sembrato indice di
grande sensibilità, un modo nuovo di intendere la natura e l’agricoltura, sicuramente più
umano.