Page 11 - Peccato originale
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delegittimato, chi esautorato, in una fine strategia svelata
in queste pagine grazie a interviste con alcuni dei
protagonisti e a documenti inediti e rivelatori.
Quando Benedetto XVI pianificava la rinuncia
Da qui, la pianificazione della rinuncia di Benedetto XVI,
che vede manomesso il suo pontificato. I nuovi elementi
raccolti e svelati in questo libro, tra retroscena e raffinati
giochi di potere, portano a retrodatare già all’inverno del
2011 la progettazione di questo clamoroso passo indietro,
preparato in ogni dettaglio. È proprio in quel periodo che
in Vaticano si consumano gli scontri più violenti e finora
mai trapelati: da una parte precise azioni per risolvere
questioni drammatiche e togliere così ingombranti fardelli
al successore di Ratzinger, dall’altra sofisticate operazioni
per sabotare questi cambiamenti. Una situazione che si
ripete nel pontificato di Francesco. A lui la folla
acclamante, il grande sostegno delle piazze, l’abbraccio
infinito della moltitudine di fedeli nel mondo. Alla curia la
gestione dell’amministrazione della Chiesa e del piccolo
Stato Città del Vaticano, che vivono grazie alle offerte dei
fedeli. Ma di come questi denari vengano spesi e investiti
ancora oggi si sa poco o nulla.
Due volti, un unico mondo: nei sacri palazzi c’è chi
sostiene Bergoglio ma anche chi si prodiga a sabotare le
riforme. «Se vogliamo che tutto rimanga com’è – scriveva
Giuseppe Tomasi di Lampedusa ne Il Gattopardo –
bisogna che tutto cambi.» Non è un caso se proprio oggi
arrivano denunce su presunte vessazioni e abusi sessuali
consumati all’interno delle mura vaticane, con notti da
incubo raccontate da chi era presente. A tutela delle
vittime, ma anche del presunto carnefice, ho preferito
sostituire i nomi dei protagonisti con altri di fantasia, in
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