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riconosciuti da dipendenti della fondazione Auxilium, un importante

ente privato per la riabilitazione neurologica (ha circa
duecentoquaranta assunti a tempo indeterminato) presieduto per
statuto dal vescovo di Trapani: avrebbero affermato ai magistrati

che alcune opere erano state sottratte alla sede della fondazione a
Valderice.
“Il vescovo risulta indagato solo per astratte e indeterminate
ipotesi di appropriazione dei fondi dell’8 per mille e di beni artistici
che, peraltro, nessuno degli aventi diritto ha mai denunciato

sottratti,” hanno tentato di gettare acqua sul fuoco gli avvocati del
monsignore, ipotizzando che vecchie battaglie del prete contro
poteri occulti e criminalità organizzata possano averlo trasformato

in vittima sacrificale. “Le opere sequestrate? Sottoposte al vaglio di
tecnici esperti sono risultate per la maggior parte di modestissima
fattura, e diverse sono le copie di pezzi conservati altrove e
addirittura sono stati riconosciuti dei falsi.” A fine aprile 2015, però,
il tribunale si è opposto a restituire al vescovo i pezzi sequestrati

nella sua villa, e gli hanno ridato solo un tabernacolo.