Page 98 - Pigmenti
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Azzurri e blu – Era industriale
Nome: BLU DI PRUSSIA Sinonimi: BLU BERLINO – BLU DI TURNBULL
Formula chimica Colore Origine Utilizzo storico Tecniche di Potere Potere
utilizzo colorante coprente
BLU SINTETICA Usato a partire Non può È un Enorme
Fe [Fe(CN) ] SCURO dalla fine del essere usato pigmento potere
trasparent
6 3
colorante
4
XVIII secolo
nell’affresco
ed è stato perché a causa e, ha da essere
Fe [Fe(CN) ] utilizzato fino della sua indice di scambiato
6 2
4
alla prima sensibilità agli rifrazione per un
FERROCIANURO metà del XX alcali si di 1,56, colorante
FERRICO/FERROSO secolo. trasforma in con anziché
o marrone; leganti pigmento
ESACIANOFERRATO Si può acquosi è
FERRICO / FERROSO impiegare opaco
nella tempera,
olio e per la
sua finezza
nell’acquerello
Stabilità chimica Stabilità Compatibilità Tossicità Costo 100 g
fotochimica chimica
È un pigmento stabile alla non può essere Tossico a 12 Euro
con discreta luce. miscelato con livello
stabilità Unito a giallo vari colori: inalatorio
all’aria e alla di cromo biacca, bruni e per
luce. origina una di zinco, gialli ingestione
Ha tendenza a serie di verdi di cadmio, (come
cambiare in al cromo. terre naturali, tutti i
verde quando è rosso di cianuri)
in medium Verona, verde
oleosi smeraldo,
a causa perché li
dell’ingiallime altera.
nto dell’olio
Preparazione: Si ottiene per reazione tra il ferrocianuro di potassio e ioni di ferro(III); il colore è talmente intenso e
caratteristico da rendere questa reazione adatta per il rilevamento del ferro o dei cianuri anche a livello di tracce.
Reazione di preparazione: 4Fecl 3 + 3K 4 [Fe(CN)] 6 = Fe 4 [Fe(CN) 6 ] 3 (colore blu intenso)+ 12Kcl
Cloruro ferrico + ferrocianuro di potassio = ferrocianuro ferrico + cloruro di potassio
Note: È ferrocianuro di potassio, KFe[Fe(CN)6]; ottenuto agli inizi del ‘700 da una soluzione di potassio
esacianoferrato con un sale ferrico. Prodotto dopo vent’anni aParigi e a Londra; incontrò un grande favore presso gli
artisti del XIX sec. È costituito da particelle molto fini. Il blu intenso del blu di Prussia è causato dal trasferimento di
elettroni da un atomo di ferro ad un altro all'interno della molecola. Viene assorbita luce a 680 nm (rosso), provocando
il trasferimento di un elettrone da un atomo di Fe(II) a uno vicino di Fe(III). La luce trasmessa risulta blu. Il blu di
Prussia fu probabilmente sintetizzato per la prima volta dal pittore Diesbach a Berlino intorno al 1706. Non più tardi
del 1708 il pigmento fu pubblicizzato e venduto in tutta Europa. Nel 1731 Georg Ernst Stahl pubblicò uno scritto sulla
diffusione delle tecniche di sintesi del blu di Prussia. Lo scritto considera non solo Diesbach ma anche Johann Konrad
Dippel. Diesbach tentava di creare una lacca rossa dalla cocciniglia ma ottenne il blu; l'errore fu dovuto ad una potassa
contaminata che aveva utilizzato. Egli aveva preso in prestito la potassa da Dippel, che l'aveva usata per produrre "olio
animale". Non ci sono altre sorgenti storiche circa questi fatti. Ad oggi è difficile giudicare la veridicità di questa storia.
Nel 1724, la ricetta fu finalmente pubblicata da Woodward. Il blu di Prussia è stato descritto con 2 forme, la "solubile" ,
KFeIII[FeII(CN) 6 ] e la forma insolubile,Fe(III) 4 [Fe(II)(CN) 6 ] 3 .6H20, il nome deriva da motivi storiche più che da
connotazioni di solubilità. Keggin e Miles hanno suggerito una struttura cubica a facce centrate nel quale il ferro ad alto
spin e il ferrocianuro a basso spin si dispongono in una struttura ottaedrica legati a -NC e -CN unità, rispettivamente
con K+ controione sito interstiziale. La forma insolubile descrittà da Ludi et al. manca di un quarto di ioni
esacianoferrato con il sito dell'azoto occupato invece da un cluster di molecole d'acqua coordinate al sito del Fe(II1)
con altre molecole d'acqua interstiziali.
Sono stati preparati anche pigmenti derivati quali il Bruno di Prussia per calcinazione blanda del Blu, Nero di Prussia
per calcinazione spinta, il verde , rosso e porpora di Prussia composti dal Blu e altri pigmenti mescolati tra loro ma tutti
di scarsa importanza pittorica.
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