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Azzurri e blu - Dall’antichità al XVIII secolo



            Nome: BLU EGIZIO                Sinonimi:  BLU POMPEIANO
            Formula chimica      Colore       Origine       Utilizzo storico   Tecniche di   Potere   Potere
                                                                           utilizzo      colorante    coprente
            CaO·CuO·4SiO 2       AZZURRO      SINTETICA     E’ stato il    È stato       Ha basso     Medio
                                 CHIARO                     primo          impiegato in   indice
                                                            pigmento       pittura, per   di rifrazione
            silicato basico di rame                         sintetico      tempera e     è trasparente
            e calcio.                                       prodotto       affresco,     e ha medio
                                                            dall’uomo.     macinato      potere
            Il pigmento analogo,                            Prodotto       grossolanamen  coprente;
            contenente bario al                             come vetro     te per un
            posto del calcio, è stato                       con aggiunta   colore intenso
            prodotto dai cinesi                             di fondenti sin   Sconsigliato
            (dinastia Han) e si                                            nell’olio e
            chiama BLU HAN.                                 dagli Egizi
                                                                           nell’encausto
                                              Stabilità chimica   Stabilità   Compatibilità   Tossicità   Costo 100
                                                            fotochimica    chimica                    g
                                              Estremamente   Molto stabile   Compatibile   Non tossico   300
                                              stabile all’aria,   alla luce.   con tutti i   ma irritante   Euro
                                              si conserva                  pigmenti per la  a livello
                                              inalterato da                sua inerzia.   inalatorio
                                              più di 3000
                                              anni.
                                              Può essere
                                              confuso con
                                              l’azzurrite per
                                              la sua tonalità
                                              azzurra
                                              tendente al
                                              verde, ma si
                                              differenzia da
                                              quella poiché
                                              insolubile in
                                               acidi anche a
            Statuetta rivestita di Blu egizio
                                              caldo
            Preparazione:  Si tratta di un doppio silicato di rame e calcio, ottenuto dal riscaldamento per 10-100 ore ad alta
            temperatura 850-1000°C della silice, malachite o altro sale di rame, carbonato o idrossido di calcio e carbonato di sodio
            come fondente. Esistono varie ricette per la sua preparazione di cui una risalente al I secono A.C. (Vitruvio)

            Reazione di preparazione: 4SiO 2  +CuCO 3  + Ca(OH) 2  = CaO·CuO·4SiO 2  (azzurro) +  H 2 O + CO 2
            Biossido di silicio (silice) + carbonato rameico + idrossido di calcio = silicato basico di rame e calcio + acqua +
            anidride carbonica

            Note:
            Questo pigmento, noto anche come Blu Pompeiano o Fritta, è probabilmente il più antico pigmento sintetico prodotto
            dall’uomo  (3100  a.C.).  La  sua  invenzione,  dettata  forse  dalla  necessità  di  disporre  di  un  pigmento  blu  più  stabile
            dell’Azzurrite (gli Egizi non avevano miniere di lapislazzuli), è sorprendente per la genialità del processo di sintesi e
            per le qualità del prodotto finale. Molti reperti decorati con Blu egiziano, risalenti a più di 3000 anni fa, mantengono
            tuttora inalterato il loro colore.
            Il pregio del Blu egiziano era tale che, tremila anni dopo la sua introduzione, a Roma esso era più pagato della Porpora
            di Tiro. A quel tempo esso era commercializzato come Caeruleum vestorianum anzichè Caeruleum aegyptium da un
            tale Vestorio di Pozzuoli, che aveva imparato la ricetta da qualche maestro egiziano.
            Il Blu egiziano si trova spesso sugli affreschi in Egitto ma anche in Mesopotamia (Nimrud e Ninive), in Grecia e a
            Roma (Pompei); fu usato inoltre per la decorazione di oggetti preziosi. Fu utilizzato fino al 400 d.C.
            Nessun pigmento dell’antichità è stato tanto studiato quanto il Blu egiziano. Vitruvio ne descrive la preparazione nel I
            secolo d.C., ma  fu  nel XIX secolo che  la sua composizione chimica e  la sua struttura furono  definite,  insieme alla
            chimica che sta alla base della sua produzione.
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