Page 44 - Pigmenti
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Tossicita’ dei pigmenti
Alcuni pigmenti sono velenosi, specialmente quelli che contengono piombo, cromo, cadmio,
arsenico, mercurio.
Generalmente la tossicità dei pigmenti di manifesta per via inalatoria quando la polvere di
pigmento, in genere molto sottile, si disperde nell’aria e mediante la sua inalazione arriva ai
polmoni e quindi immediatamente nel sangue, durante la preparazione della tempera ad acqua o ad
olio, prima di disperdere il pigmento nel solvente.
Il sangue trasporta il composto tossico negli organi bersaglio più sensibili quali fegato, reni,
cervello e quindi si manifesta l’intossicazione.
La tossicità per ingestione, che ovviamente deve essere volontaria, o cutanea, è più limitata in
quanto alcuni pigmenti, ad esempio il giallo cadmio, estremamente insolubili, non vengono
solubilizzati neppure nel forte ambiente acido dello stomaco e quindi vengono eliminati senza
essere assorbiti dal corpo umano o non vengono assorbiti dalla pelle.
Gli antichi erano consapevoli della loro pericolosità, Cennino Cennini (pittore italiano, 1370-1440)
nel suo “Il Libro dell’Arte” (il più importante trattato sulla pittura nell'arte italiana e uno tra i
principali per l'arte europea) scrisse, a proposito dell’Orpimento: ”Questo tal colore é artificiato e
fatto d’archimia, ed è proprio tosco (tossico).........guardati da imbrattartene la bocca, che non ne
riceva danno la persona”
Il Verde smeraldo, Arsenito rameico, sembra essere stato la causa della morte di Napoleone in
quanto la camera era dipinta di verde con il suddetto pigmento.
La perdita di polveri di pigmento per distacco dall’intonaco legato a calce, e non a polimeri vinilici
come nelle attuali tempere all’acqua molto più solidi, potrebbe aver portato ad una aerodispersione
del pigmento fortemente tossico soprattutto per via inalatoria.
Quindi per inalazione ripetuta nel tempo si è sviluppata la patologia (avvelenamento) che lo ha
portato alla morte.
Anche Michelangelo che preparava in proprio i colori che utilizzava sembra soffrisse di
intossicazione da inalazione di pigmenti a base di piombo (malattia professionale denominata
Saturnismo, caratterizzata da sintomi ben precisi).
Van Gogh non avrebbe potuto dipingere le sue famose tele della serie dei girasoli ma sembra che
dell'equilibrio mentale del pittore possa aver contribuito l'avvelenamento da cadmio contenuto nel
pigmento giallo cadmio che utilizzava e che inalava durante la preparazione del pigmento stesso.
Le confezioni di pigmenti in polvere contenenti elementi tossici devono riportare in etichetta i
simboli, le indicazioni di pericolo e i consigli di prudenza per avvertire l’utilizzatore sui rischi a cui
potrebbe essere esposto durante il suo utilizzo, in base alla normativa REACH sull’etichettatura dei
prodotti e formulati chimici (fig.64).
RISCHIO CHIMICO DEI PIGMENTI, SIMBOLI DI PERICOLO (REACH)
Vecchi simboli di rischio
Fig.64
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