Page 9 - 101 storie di gatti
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                             NADJEM, IL PRIMO GATTO


                             CON UN NOME





          Siamo ancora sulle sponde del Nilo, e siamo qui per scoprire come era

          effettivamente la vita dei gatti domestici: in compagnia dei lussuosi egiziani non
          poteva che essere lussuosa. Sembra che i gatti fossero viziatissimi e venissero vestiti
          e truccati in più di un’occasione: indossavano collane, orecchini, anelli per il naso e
          collari preziosissimi. Chissà solo se ne erano contenti.
              Di un gatto domestico si sa più degli altri: è un micio vissuto durante il regno del
          faraone Thutmose III, tra il 1479 e il 1425 a.C. Il gatto era chiamato Nadjem, che
          significa “caro” o “stella”. È questo, dunque, il nome del primo gatto nella storia e

          viene menzionato in una parete della tomba di un funzionario di basso livello,
          Puimre, che venne seppellito fuori le mura dell’antica città di Tebe. Il suo nome è
          tutto quello che conosciamo di Nadjem, ma per averlo chiamato “caro” o “stella” e
          per aver voluto incidere il suo nome nella tomba, il suo padrone deve averlo amato
          moltissimo.
              Possiamo provare a immaginare Nadjem al fianco del suo padrone mentre lui

          svolge con accuratezza la sua attività; oppure mentre tornano a casa al tramonto l’uno
          accanto all’altro, dividendo poi il cibo. Una vita modesta, forse, rispetto a quella del
          gatto del faraone ricoperto di gioielli o a quelli delle famiglie degli alti funzionari,
          ma sicuramente più libera e più ricca di affetto. E passata alla storia. Ed è un vero
          peccato che nessuno dei due possa essere a conoscenza del fatto che avendo
          menzionato il gatto di casa nella sua tomba, Puimre ne ha fatto il primo gatto che
          chiamiamo ancora con il suo nome dopo migliaia di anni.
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