Page 4 - 101 storie di gatti
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                             ANCOR PRIMA DI EVA: IL


                             COMPAGNO DI LILITH FU UN


          GATTO





          Occhi gialli, pelo irsuto, denti lunghi e aguzzi. Niente fusa, solo un soffio molto

          potente e la capacità di ringhiare agli altri animali. È questo il possibile ritratto del
          primo gatto apparso nella storia. È il compagno di Lilith, la “regina della notte”;
          secondo la tradizione della cabala ebraica, la prima donna creata, prima compagna
          di Adamo e precedente a Eva. Il nome di questo gatto non si conosce, ma di lui si

          parla perfino nella Bibbia. Appare quando si narra del caos iniziale cui torna la terra
          dopo il regno di Edom, che corrisponde più o meno all’attuale Giordania. È scritto
          che Lilith aveva trovato dimora con iene, satiri e gatti selvatici. Più di preciso in una
          citazione di Isaia (34,14) si dice che «i gatti selvatici si incontreranno con le iene, e
          i satiri si chiameranno l’un l’altro, vi farà sosta anche Lilith e vi troverà tranquilla
          dimora». Quindi, che proprio il gatto sia stato il compagno della prima donna, più

          ribelle e temeraria di Eva, non ci sono dubbi. Così come non ci sono dubbi che fin
          dall’antichità i felini siano stati protagonisti di miti e leggende, perché ritenuti
          animali dotati di misteriosi poteri e qualità soprannaturali: potevano vedere al buio,
          avevano un grande senso dell’orientamento e sapevano cacciare con maestria.
              Niente fusa, ma neanche una cuccia: il rapporto tra questo gatto, dal quale era
          bene guardarsi, soprattutto per le sue unghie e i suoi denti, e la sua padrona, era così
          profondo e viscerale che nessuno dei due amava mai allontanarsi dall’altro. Insieme

          cacciavano e facevano scorribande nelle ore notturne: Lilith, infatti, era chiamata
          anche la “luna nera” e nella religione mesopotamica era considerata il demone
          femminile associato alla tempesta. Il suo gatto non era da meno: feroce, selvatico e
          ribelle come lei, donna ripudiata perché si rifiutò di obbedire al marito. E il suo
          gatto doveva avere ancora le caratteristiche che si attribuiscono ai primi felini
          apparsi sulla terra: zampe più corte, canini lunghissimi, capace di assalire tutti gli

          animali più piccoli della sua taglia e di immobilizzarli con le sue poderose unghie.
          Chissà che anche Lilith non abbia ricevuto qualche bel graffio…
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