Page 160 - Raccolta amplissima di canti popolari
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ORTOGRAFÍA 157
do all'antica una con un'altra conjugazionc, rola si vegga fedelmente rappresentala dal-
h dicano rinna per vinni ; ficia per ßci , Г alfabeto, e cessi Г arbitrio di creare ogni
manci per manda, p. e. di stu (ml lu, iddu autore un'ortografia sua personale. Si abbia
non ni manci; e parimenti lena, vola, dis perö sempre cura di rappresentare con esal-
ta, porta, per Uni, vola, dissi, porti, e a tezza le varíate pronunzie dei subdialetti
U«r d'altri il tuccaju, amoju, alluntanaju siciliani, ciasciino de' quali, come ho dello,
U Pitre p. 32, per tuccau, amau, allun- è una storia (2).
мяа» terze persone singolari del passato Ne cío dico a caso, no senza grave vagio-
.ndicatiro , e devono rispettarsi come ha ne; awegnachè essendo qui imniigrati po-
Uto opporlunamenle il sullodato raccogli- poli da questa e quella spiaggia del bacino
Iom a p. 77. del Mediterráneo, oltre i nativi; ed essendosi
costituile le cento nostre antichissime cilla
Vorria sapiri unn'obíít lu 'nvcrnu in istati autonomi ciascuna, si cbbero varii
Pri stari frisculidda 'ntra la stati. reggimento, leggi, usi, favella. Quando poi
dopo ¡1 volgere di lunghi secoli mano ma
E siccome era già tempo di determinare no Г isola ottenne unità di governo, a te
invariabilmcnte la ortografía del piii melo stificare i popoli preesistiti rimasero le con-
dioso dialclto italiano , io primo e giova- suetudini municipali, che anche oggi sus-
nissimo notai le diflerenze e il perché di sistono e sono rispetlate da' Codici (Щ; le
atieste anomalie ; a viso scoperto contra- disiiguali misure linear! , di superficie , di
ai'si in ci6 l'Arezzi e il Gentili ; religiosa capacita; le forme architetloniche, le vesti
mente dal 1820 al 1857 raccolsi i canti dci menta, ira le quali ancora vive il greco co
çeffi, rustici, plebei, com'essi li chiamaro- turno ne' siculiAppennini, i giuochi, gli slrii-
i»; conservai quanto potei l'individua ma menli agrarii, le diverse culture, corne dél
niera di esprimersi di ogni cilla , cioe la ia vigna per esempio, i cibi e manicarctli
№i fisonomía filológica, e senza imbellet- particolari, e al pari le pronunzie e i vo-
Urla l'aûUai alla slampa. Non fui compreso caboli diflerenti a significare único o^get-
<b piii e n' ebbi mala voce; ne risi in me to, corne caccawiu, minr-ieuceu, milicuccu
Jteso, compiaiisi i critici della vecchia roc favambersa , fafaraggiu e fafareca equi-
ía, perché di huona fede ; e in questa ri- valenli a bagolaro, Lotus jacobœus L. E
>umpa continuo , per quanto posso e so , quando intenderemo l'animo alla compila-
a fir ritraiti e non pillure ideali. Mi sonó zionc di una completa с vorace storia Sici
imposto l'obbligo di fotografare il vero se lian;!, preparata anlicipalamenlo dalla pio
cundo i MM. SS. che giuiigono dall'isola, ri- na collezione de' Prolegomini edelle singó
«tiandone le licenze grammatical!, perfino le nolizie municipali ; ¡I futuro istoriografo
le smozzicature, le inflessioni, i cangiamen- studiando с connettendo i fatti alio inda-
li , le sfurnature come a p. 52 li disse il gini delle residue testimonialize precennale,
Pitre (1). potra disegnare a larghe linee una carta et
Quintli oggi riproduco ed estendo l'orto- nográfica insulare, с dar cosi кипе alla ge-
?nfia del 1857, intendendo proporne una nesi, incrociamenlo e vicende delle genli ve-
'he s¡a la meno municipale possibile , che nute a stanziare fra noi somppoiicndosi
tviti gli equivoci , с si giovi di quanto di agí' indigení, che li hanno a se iiiedesimi
pi" ulile trovasi ne' nostri scritlori. Prego assimilato sicilianizzandoli. Quindi la ricer-
quindi coloro che si consacrano a questi ca e la medita7Íone di cosi fatte gloltiche
Iqzfriadri studii , di migliorarla с quindi anomalie, é ben allro che opera di gram-
tutti adottarla; talché da oggi in poi la pa- matico (4).
(i) Studio Critic» ele. Palermo 1S68. riferiseo il principio solíanlo, a dimostrazinne delta
(z) V egregio Baldassarc Hoiiiano da Termini a nécessita di poryi ogni diligen2a:
ы.' diermhre i*47i cosi mi scrivea al proposito: с V or
ra ehe conservíate esattaraontc la ortografía dclle Se avisa el prolo de la »taraprria;
•rrmíaitane canzoni , come lo tróvale nella copia. Che dovendo slampnr en venezian,
L ortografía tuoI dire la pronuncia , с la diversa
Ko se deve osservar Portogralia
prt'nnnjia ncllc diverso contracte, nellc diver*« cilla Come ricen-a al bol parlar toscan etc.
*Wfo stesso pac»c, pe* dialclli, per le origúii , per
I? vicende e per le inliiue significoxioni dclle fin* (3) II Narbnno nella Bibl. 1. и , р. 1З9 ricorda
íuc, * cosa notevole. a quelle di Palermo, Messina, Catania, Girgcnli, Si-
И diligente Bartolomeo Gamba, dirinando al Du- rocusa, Trapani, Caltagirone, Noto, Vixzini , Casti-
'Bnport la Raccolla dc'le pociie in dialclto vene- glione, Paterno, Corleonc, Módica, lápari, Alcamo,
йот» , parlando deU' ortografió, gli trascrivea tro
Piazza. Palli etc.
4ttre dell'Autore del Bcrloldo reneziano, dclle quali (4) V. avanti p. 88