Page 57 - Poemi del Risorgimento
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duri, ed un proprio focolare, in mezzo,
                                            sarà per te, che mai non dormi, o Fuoco!»
                                            Ed una torma giovanil più fiera
                                            diceva: «Oh! bello andare al vento! È bella
                                            l'ora che fugge, e sempre un altro il sole!
                                            La terra sempre nuova sotto quelle
                                            antiche stelle! Voi da voi ponete
                                            tra il mondo e voi pur quella fossa ignava:
                                            sia senza fine a noi la via, la terra
                                            senza confine! Lupi, sì; ma ora...
                                            dateci l'ale, o aquile!»




                                                        L'ARATORE

                                                             Uno arava.
                                            Egli segnava, sull'aurora, un solco
                                            quadrato intorno al colle Palatino.
                                            Sentian le zolle il primo aratro allora.
                                            E sotto il giogo era una vacca bianca
                                            e un rosso toro, che di quando in quando
                                            il rauco fiato si gemean sui collo,
                                            molto anelando. E la città futura
                                            stava e mirava, coi vincastri in mano
                                            e con indosso pelli irte di capre.
                                            Ma gli altri fieri, a chi piacea l'andare
                                            col gregge errante, e l'erba che più bella
                                            rinasce sempre sotto il dente al gregge,
                                            ridean dei semi che dovean sotterra
                                            marcire al buio. E gli uni e gli altri torvi
                                            aveano gli occhi, e l'ansito ondeggiante.
                                            Stava il fratello, qua, del Capo, anch'esso,
                                            con lui, lattonzo della lupa; ed ora
                                            schifiva, lui villano, egli pastore.

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