Page 132 - Primi poemetti
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escono, poi fuggono, poi: - Sii male... -




                                                        XVIII



                         Non maledite! Vostra madre piange

                         su voi, che ai salci sospendete i gravi

                         picconi, in riva all’Obi, al Congo, al Gange.



                         Ma d’ogni terra, ove è sudor di schiavi,

                         di sottoterra ove è stridor di denti,

                         dal ponte ingombro delle nere navi,



                         vi chiamerà l’antica madre, o genti,

                         in una sfolgorante alba che viene,
                         con un suo grande ululo ai quattro venti




                         fatto balzare dalle sue sirene.



                                                         XIX




                         Non piangere, poor Molly! Esci, fa piano,

                         lascia la nonna lì sotto il lenzuolo
                         di tela grossa ch’ella fece a mano.




                         T’amava, oh! sì! Tu ne imparavi a volo

                         qualche parola bella che balbetti:
                         essa da te solo quel die, die solo!




                         Lascia lì Doll, lasciali accosto i letti,
                         piccolo e grande. Doll è savia, e tace,

                         né dorme: ha gli occhi aperti e par che aspetti




                         che li apra l’altra, ch’ora dorme in pace.







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