Page 11 - Primi poemetti
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Senti le rare tremule tirate

                         che fanno i grilli? Cadono le foglie;



                         e tristi i grilli piangono l’estate.

                         L’altra notte non chiusi occhio, tanto era
                         quel gridìo! - Seminate! Seminate! -




                         credei sentire. Poi, sentii ier sera

                         passar su casa un lungo rombo d’ale:
                         l’anatre vanno per la notte nera.




                         C’è sopra il verno. Il primo temporale
                         cova nell’aria. Sai che, per il grano,

                         presto è talora, tardi è sempre male.



                         Domani voglio il mio marrello in mano;

                         ché chi con l’acqua semina, raccoglie

                         poi col paniere; e cuoce fare in vano



                         più che non fare. Incalciniamo, o moglie».



                                                           II




                         E per due giorni consegnava il grano

                         alle soffici porche. Seminare
                         volle la costa, seminare il piano.




                         E per due giorni non uscì da mare

                         pure una nube; e il garrulo vicino,
                         «Il tempo è in filo,» gli dicea, «compare!»




                         Ma egli arava tutto il giorno, chino
                         sopra le porche. Il terzo dì, cantava

                         al buio il gallo, prima di mattino.



                         Ed egli al buio sorse, ed aggiogava

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