Page 16 - La verità sul caso di mister Valdemar
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insensibile, sebbene io tentassi di mettere il richiedente
in rapporto magnetico con lui.
Credo di aver ormai riferito tutto quanto è necessario
per capire lo stato del sonnambulo in questo periodo.
Furono procurati altri infermieri, e alle dieci uscii dalla
casa in compagnia dei dottori e del signor L.
Nel pomeriggio tornammo tutti a vedere il paziente. Il
suo stato era sempre il medesimo. Avemmo allora una
discussione sull’opportunità e la possibilità di svegliar-
lo, ma ci si trovò presto d’accordo nel concludere che
non si sarebbe ritratto vantaggio alcuno. Era chiaro che
sinora la morte (o quel che si suole definire con la paro-
la morte) era stata arrestata dalla operazione magnetica.
Sembrava evidente che svegliare mister Valdemar sareb-
be stato semplicemente un assicurare il suo estremo
istante o almeno accelerare la sua decomposizione.
Da quel giorno fino alla fine della settimana passata –
un intervallo di quasi sette mesi – abbiamo seguitato a
far visite giornaliere a casa di mister Valdemar, accom-
pagnati dai medici e da altri amici; in tutto questo tempo
il sonnambulo è rimasto esattamente come l’ho descrit-
to. La sorveglianza degli infermieri era continua.
Venerdì passato finalmente risolvemmo di provarci a
svegliarlo, ed è il resultato, deplorevole forse, di que-
st’ultimo tentativo che ha dato origine a tante discussio-
ni private, nelle quali non posso trattenermi dal riscon-
trare un sentimento popolare ingiustificabile.
Per sottrarre mister Valdemar alla catalessi magnetica
adoperai i passi soliti. Questi per qualche tempo non
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