Page 5 - Morella
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Se stesso, soltanto da se stesso,
                                            UNO eternamente e singolo.
                                            Platone, Sympos








           Per la mia amica Morella, provavo un’affezione profon-
           da, ma singolarissima. Capitato per caso, molti anni or
           sono, a contatto di lei, l’anima mia, dal primo momento,
           arse di ardori che non aveva mai conosciuto; ma non
           erano quelli di Eros, e amara e tormentosa riusciva al
           mio spirito la crescente convinzione di non potere in al-
           cun modo definire il loro insolito significato o regolare
           la loro vaga intensità. Tuttavia c’incontrammo; il desti-
           no ci unì davanti all’altare; e io non le parlai mai di pas-
           sione, né ebbi pensieri d’amore. Lei però sfuggiva la so-
           cietà; e, attaccandosi soltanto a me, mi rendeva felice. È
           felicità lo stupore, felicità sognare.
              Morella era profondamente erudita. Come spero di-
           mostrare, i suoi talenti non erano di ordine comune, la
           potenza della sua mente era formidabile. Io me ne ac-
           corsi e in molte materie divenni il suo scolaro. Tuttavia
           ben presto mi avvidi che Morella, forse perché educata a
           Presburgo, mi poneva davanti molti di quegli scritti mi-




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