Page 201 - Myricae
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Giovanni Pascoli - Myricae
COLLOQUIO
I
Brulli i pioppi nell’aria di vïola
sorgono sopra i lecci, sfavillando
come oro: sopra il tetto della scuola
si sfrangia un orlo a fiocchi rosei; quando,
lieve come un sospiro, entra; poi sola, 5
bianca, le mani al cuore, ristà, ansando;
gira gli occhi – dov’è la famigliuola? –
e ha sui labbri il suo sorriso blando;
ma piange. Oh: sì: son quello: il tuo Giovanni…
un po’ mutato. O madre seppellita, 10
che gli altri lasci, oggi, per me; parliamo.
Io devo dirti cosa da molti anni
chiusa dentro. E non piangere. La vita
che tu mi desti – o madre, tu! – non l’amo.
II
Non piangere. È uno sforzo così mesto
viverla senza te questa tua vita!
ad ogni gioia è tanto dolor questo
subito ricordar te, seppellita!
Dai sogni, oh! brevi, della gioia desto 5
io mi ritrovo a piangere infinita–
mente con te: morire! così presto!
partire, o madre, come sei partita!
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