Page 198 - Myricae
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Giovanni Pascoli - Myricae

                                                             X
                                                         IL PESCO


                                          a Adolfo Cipriani

                                          Penso a Livorno, a un vecchio cimitero
                                          di vecchi morti; ove a dormir con essi
                                          niuno più scende; sempre chiuso; nero
                                                      d’alti cipressi.

                                          Tra i loro tronchi che mai niuno vede,  5
                                          di là dell’erto muro e delle porte
                                          ch’hanno obliato i cardini, si crede
                                                      morta la Morte,

                                          anch’essa. Eppure, in un bel dì d’Aprile,
                                          sopra quel nero vidi, roseo, fresco,   10
                                          vivo, dal muro sporgere un sottile
                                                      ramo di pesco.
                                          Figlio d’ignoto nòcciolo, d’allora
                                          sei tu cresciuto tra gli ignoti morti?
                                          ed ora invidii i mandorli che indora   15
                                                      l’alba negli orti?

                                          od i cipressi, gracile e selvaggio,
                                          dimenticàti, col tuo riso allieti,
                                          tu trovatello in un eremitaggio
                                                      d’anacoreti?               20











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