Page 161 - Myricae
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Giovanni Pascoli - Myricae

                                                          VII
                                                       IL PONTE


                                        La glauca luna lista l’orizzonte
                                        scopre i campi nella notte occulti
                                        e il fiume errante. In suono di singulti
                                        l’onda si rompe al solitario ponte.

                                        Dove il mar, che lo chiama? e dove il fonte,  5
                                        ch’esita mormorando tra i virgulti?
                                        il fiume va con lucidi sussulti
                                        al mare ignoto dall’ignoto monte.

                                        Spunta la luna: a lei sorgono intenti
                                        gli alti cipressi dalla spiaggia triste,  10
                                        movendo insieme come un pio sussurro.
                                        Sostano, biancheggiando, le fluenti
                                        nubi, a lei volte, che salìan non viste
                                        le infinite scalèe del tempio azzurro.























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