Page 159 - Myricae
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Giovanni Pascoli - Myricae

                                                           V
                                                       LA SIEPE


                                        Qualche bacca sui nudi ramicelli
                                        del biancospino trema nel viale
                                        gelido: il suol rintrona, andando, quale
                                        per tardi passi il marmo degli avelli.

                                        Le pasce il piccol re, re degli uccelli  5
                                        ed altra gente piccola e vocale.
                                        S’odono a sera lievi frulli d’ale,
                                        via, quando giunge un volo di monelli.

                                        Anch’io; ricordo, ma passò stagione;
                                        quelle bacche a gli uccelli della frasca  10
                                        invidiavo, e le purpuree more;
                                        e l’ala, i cieli, i boschi, la canzone:
                                        i boschi antichi, ove una foglia casca,
                                        muta, per ogni battito di cuore.























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