Page 164 - Myricae
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Giovanni Pascoli - Myricae

                                                            XIL
                                                          TUONO


                                          E nella notte nera come il nulla,
                                          a un tratto, col fragor d’arduo dirupo
                                          che frana, il tuono rimbombò di schianto:
                                          rimbombò, rimbalzò, rotolò cupo,
                                          e tacque, e poi rimareggiò rinfranto,   5
                                          e poi vanì. Soave allora un canto
                                          s’udì di madre, e il moto di una culla.





































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