Page 167 - Myricae
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Giovanni Pascoli - Myricae

                                                          XIII
                                                   DALLA SPIAGGIA


                                                           I

                                        C’è sopra il mare tutto abbonacciato
                                        il tremolare quasi d’una maglia:
                                        in fondo in fondo un ermo colonnato,
                                        nivee colonne d’un candor che abbaglia:

                                        una rovina bianca e solitaria,          5
                                        là dove azzurra è l’acqua come l’aria:

                                        il mare nella calma dell’estate
                                        ne canta tra le sue larghe sorsate.


                                                           II

                                        O bianco tempio che credei vedere
                                        nel chiaro giorno, dove sei vanito?
                                        Due barche stanno immobilmente nere,
                                        due barche in panna in mezzo all’infinito.

                                        E le due barche sembrano due bare       5
                                        smarrite in mezzo all’infinito mare;

                                        e piano il mare scivola alla riva
                                        e ne sospira nella calma estiva.











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