Page 85 - Lo strano caso del Dr.Jekyll e Mr.Hyde
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certa acquiescenza alla disperazione; e il mio castigo sarebbe
            potuto   andare   avanti   per   anni,   se   non   fosse   sopravvenuta
            quest'ultima calamità che mi ha definitivamente scisso dalla
            mia vera faccia e dalla mia natura. La provvista di sali, mai più
            rinnovata   dal   lontano   primo   esperimento,   cominciò   a
            scarseggiare. Mandai a farne incetta, e preparai la pozione:
            l'ebollizione ebbe luogo, come pure il primo cambiamento di
            colore, non così il secondo; la bevvi, senza che ne sortisse
            effetto.
            Apprenderete da Poole come abbia fatto passare Londra al
            setaccio:
            invano; e ora mi sono convinto che la prima provvista fosse
            impura e che fosse quella sconosciuta impurità a conferire
            efficacia alla pozione.
            E' passata quasi una settimana, e io sto ora ultimando questa
            esposizione   sotto   l'influenza   dell'ultima   di   quelle   vecchie
            polveri.
            Questa è perciò l'ultima volta, a meno di un miracolo, che
            Jekyll può pensare i suoi pensieri o vedere il proprio volto
            (quanto tristemente alterato, ormai!) nello specchio. Né debbo
            aspettare troppo a concludere il mio scritto in quanto che, se il
            mio racconto è finora sfuggito alla distruzione, ciò è dovuto a
            una grande cautela sposata a una grande fortuna. Se i dolori del
            cambiamento   mi  cogliessero  nell'atto  di   scriverlo,   Hyde   lo
            farebbe a pezzi; se invece sarà trascorso un certo lasso di
            tempo   da   quando   l'avrò   riposto,   il   suo   straordinario
            egocentrismo e il fatto che si attenga alle cose del momento,
            sottrarranno ancora una volta il testo all'intervento del suo
            scimmiesco livore. E in verità il destino, che ci stringe ormai
            da  presso entrambi,  lo  ha  già  mutato  e piegato.  Di qui  a
            mezz'ora,   quando   avrò   di   nuovo   e   per   sempre   riassunto
            quell'odiata   personalità,   so   già   che   mi   troverò   tremante   e
            singhiozzante alla mia sedia, o continuerò, con l'orecchio teso
            in un parossismo di tensione e di paura, a camminare su e giù
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