Page 8 - Oriana Fallaci - La vita è una guerra ripetuta ogni giorno
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ragione…

               A Beirut hanno bruciato l’ambasciata danese bruciando le bandiere e dopo nel
          quartiere maronita dove hanno preso a sassate la chiesa e saccheggiato i negozi.*
              In Internet [si] incita a sterminare i danesi.

               Ma avete tutti perduto la testa? E con la testa avete tutti perduto non soltanto la
          dignità ma il senso stesso della sopravvivenza. Non è più lecito neanche difendersi,
          cercar di sopravvivere. Ma non lo capite che ora bruciano le ambasciate e domani
          bruceranno le chiese e dopodomani bruceranno le nostre case. Proprio perché con la
          vostra inerzia e i vostri compromessi, la vostra paura, e in nome di un amore che non
          si capisce cosa sia questo amore, prendete le loro parti, giustificate la loro violenza

          fisica e intellettuale e morale? Non abbiamo dunque neanche la libertà di pubblicare
          una  innocua  vignetta  che  li  giudica  con  l’arma  innocua  dell’ironia?  Non  abbiamo
          dunque più il diritto di ridere e di sorridere? Che cosa significa Libertà quando la
          libertà  si  deve  fermare  a  non  offendere  una  certa  categoria,  in  questo  caso  la
          categoria  degli  araldi  di  una  religione?  È  dunque  lecito  consentire  l’istigazione
          all’omicidio  di  un  cittadino  (come  nel  mio  caso)**  raffigurando  questo  cittadino

          decapitato  ma  non  è  lecito  rappresentare  il  Signor  Profeta  con  un  disegnino  dove
          appare per quello che è cioè ridicolo? Dov’è la vostra Democrazia? Dov’è il vostro
          rispetto della Libertà? Dov’è la vostra Ragione? Dov’è la vostra Intelligenza? Siete
          Uomini,  siete  Donne  o  siete  Cose?  Cioè  servi,  schiavi,  cani  fedeli  voi  che  li
          proteggete,  voi  che  non  li  condannate,  voi  che  guardate  con  presunto  distacco  e
          obiettività le ambasciate che oggi bruciano, e che domani guarderete nel medesimo
          modo le chiese che bruciano, le nostre case che bruciano, siete i primi colpevoli.

          Perché loro combattono e voi no. Loro si battono per una idea infame per il nuovo
          nazismo e voi non vi battete per nulla. Siete degli esseri vuoti senza anima e senza
          cervello che pur di sopravvivere siete pronti a sacrificare il futuro, anzi la vita dei
          vostri figli, dei vostri Paesi, della vostra civiltà.
               Io  non  vi  seguirò  mai  su  questa  strada.  Finché  io  avrò  fiato  io  continuerò  ad

          avversare voi quanto avverso loro.


          Sono molto ferita, molto delusa, molto straziata dalle condanne ambigue o larvate
          che  sono  state  espresse  dai  Numi,  da  coloro  che  dovrebbero  [essere]  i  guardiani
          della nostra Libertà e della nostra Civiltà. Tutti hanno condannato quelle vignette.
          Tutti. Dal dipartimento di Stato americano alle più alte autorità del Vaticano. Dai
          capi di Stato e di governo occidentali come Blair e Chirac e… e… e… al vescovo
          luterano  della  stessa  città  dove  ora  bruciano  le  ambasciate:  Copenaghen.  Da
          esponenti della sinistra a esponenti della destra come il signor  Massimo  Fini che

          travolto  dall’audacia  ha  dichiarato:  «Siamo  su  una  polveriera».*  (Signor  Fini  a
          Torino quando i soldati francesi invasero la Cittadella, Pietro Micca la fece saltare
          in aria quella polveriera ed ebbe le palle di morire con loro.)
               Ma da una indagine frettolosamente fatta dal quotidiano «Repubblica» risulta che

          in Italia soltanto il 24 per cento degli interrogati si è schierata con loro. Il 76 per
          cento la pensa come me. Quel 76 per cento è tutto composto di cretini, di rozzi, di
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