Page 113 - Oriana Fallaci - La vita è una guerra ripetuta ogni giorno
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«Chi dice di non aver paura alla guerra o è un cretino o è un bugiardo.»





          Strana  sì,  veramente  strana  una  strana  guerra  perché,  vede,  anzitutto  sembra  una

          guerra della quale sappiamo ogni particolare, e ogni dettaglio, e della quale invece
          sappiamo  ben  poco.  Dico  che  sembra  una  guerra  della  quale  si  conosce  ogni
          particolare e ogni dettaglio perché abbiamo visto molte immagini televisive, ed è la
          televisione che ha creato questa illusione, ma sono lungi dal dare un’idea o da farci
          capire cosa è stata questa guerra, le immagini che noi abbiamo visto, perché sono
          degli istanti, censurati, un cannone che spara, un soldato che dice che vuol tornare a
          casa,  un  pezzetto  di  una  base,  un  pezzo  molto  piccolo,  per  carità,  perché  non

          facevano vedere di più, qualche carro armato, delle navi al largo, non abbiamo certo
          visto in questa guerra quello che abbiamo visto in Vietnam dove eravamo liberi di
          muoverci e di fotografare e di riprendere.
              […] Pensavo a questo prigioniero iracheno che ho avuto la fortuna di incontrare
          nel Kuwait, un’intervista straziante, tra l’altro, che era trafitto da dodici pallottole,

          una  raffica  gli  avevano  sparato  quelli  della  cosiddetta  resistenza  mentre  lui  si
          arrendeva.  E  questo  disgraziato  mi  ha  dato  un’immagine  dell’esercito  iracheno  ai
          bordi dell’incredibile, mi ha raccontato piangendo che non mangiavano, che il loro
          rancio era costituito da due fette di pane e un po’ d’acqua la mattina alle dieci, e da
          altre due fette di pane nel pomeriggio, alle quattro del pomeriggio.
              […]  Saddam  Hussein  non  era,  non  è  uno  Hitler,  era  un  Mussolini,  era  un

          cialtrone  che  mandava  i  propri  soldati  alla  guerra  senza  scarpe,  senza  mangiare,
          probabilmente anche con poche munizioni.  Era un bugiardo, era un chiacchierone,
          «vi farò nuotare nel vostro sangue», invece no, ha fatto nuotare i propri uomini nel
          loro sangue.

              […] Certo che ho avuto paura, questa è una domanda che mi è stata posta mille
          volte, e tutte le volte ho risposto e io rispondo nel medesimo modo: chi dice di non
          aver paura alla guerra o è un cretino o è un bugiardo.  Certo che si ha paura alla
          guerra, l’importante è superarla la paura, guarire attraverso la paura, funzionare lo
          stesso, vincerla insomma. Io credo di saperla vincere, ho imparato. La paura che ho
          avuto qui è stata diversa, non è stata di una cannonata, non è stata del gas, non è stata
          di  uno  scoppio,  è  stata  della  nuvola  nera.  Lo  vede  il  cielo  oggi,  lo  vede,  non  è

          azzurro, è grigio, un grigio che butta parecchio sul nero, diventerà sempre più nero,
          si sta avvicinando.   23
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